Dopo il ritiro di Federer e quello preannunciato da Nadal, un altro campione rassicura i fan: per ora continuerà a giocare.
C’erano una volta i Fab Four. E non stiamo parlando dei Beatles. Nel tennis con quel nomignolo, piuttosto ingombrante a dir la verità, sono stati indicati per qualche stagione Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray, i quattro giocatori che dominavano il circuito e vincevano i tornei principali, gli Slam e i Masters 1000.
Da tempo ormai sono un ricordo. Roger si è ritirato, Rafa sta per farlo, ma tra di loro c’è qualcuno che proprio non vuole arrendersi. Senza voler mettere il dito nella piaga, va detto che in realtà i Fab Four sono durati poco. In pratica quattro stagioni, dalla vittoria di Murray agli US Open fino al suo secondo trionfo a Wimbledon, nel 2016. Da allora, lo scozzese si è completamente perso, e i Four sono diventati per tutti i Big Three. O meglio, sono tornati a esserlo, come prima dell’exploit dello scozzese.
Un terzetto che, a sua volta, ha avuto breve durata nella sua seconda fase. Per i tanti infortuni e per lo scorrere del tempo, Federer ha infatti abbandonato il tennis ormai da un paio di stagioni (ufficialmente lo scorso anno). E il suo destino sarà seguito tra poco da Nadal, ai box per tutto il 2023, e già proiettato verso un 2024 che diventerà il suo ultimo anno da giocatore in attività.
Tutti, in un modo o nell’altro, stanno facendo i conti con il passare del tempo, un nemico impossibile da sconfiggere, più forte di qualunque avversario mai incontrato. Ma questo non vuol dire che ci si debba arrendere facilmente. O almeno questo è ciò che pensa uno dei quattro ex Fab Four. Un atleta che, ha deciso di allontanare, almeno per ora, ogni ipotesi di ritiro.
Tennis, altroche ritiro: vuole continuare a giocare ancora a lungo
Se stai ancora bene fisicamente e in campo ti diverti, che motivo hai di ritirarti? Non può essere qualche sconfitta di troppo a farti appendere la racchetta al chiodo. Questo è il pensiero di un grande campione del passato, caduto in disgrazia ormai da diversi anni, ma ancora pronto a scendere in campo nonostante qualche critica di troppo.
Andy Murray, classe 1987, sa bene di non essere più quello degli Slam vinti, quello del trionfo nel torneo olimpico di Londra 2012, l’uomo che ha negato la medaglia d’oro a Roger Federer. Da un quinquiennio almeno non è più il tennista dei bei tempi ma questo non vuol dire che abbia voglia di smettere.
E nonostante a Wimbledon qualcuno si sia dimenticato delle sue imprese, come dimostrato dalla recente vignetta in cui non appariva tra i giocatori che avevano fatto la storia del torneo (al contrario dei Big Three), Andy ha ancora voglia di giocare.
“Non so se sarà il mio ultimo Wimbledon, spero di no, anche se non si può mai sapere“, ha affermato lo scozzese ai microfoni di Sky Sports Uk, alla vigilia dall’inizio del terzo Slam. La sua volontà è quella di giocare ancora un po’, almeno per un paio di stagioni. Solo un nuovo colpo di sfortuna potrebbe fargli cambiare idea. Dovesse avere un altro infortunio serio, si arrenderebbe. Sottoporsi a una nuova operazione sarebbe un inutile calvario.
Ma a questo per ora non vuole pensarci. Perché in questo momento sta bene, è in forma ed è anche in ascesa a livello di risultati. Ha vinto diversi Challenger, è rientrato tra i primi 40 giocatori del ranking e si sta preparando al meglio per diventare una mina vagante del torneo di casa. Tutto il resto può aspettare. Per la gioia di noi appassionati.