Sinner o Musetti, la scelta di Pietrangeli: “E’ quello che gioca meglio”

Nicola Pietrangeli ha detto la sua su Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. L’ex campione azzurro non ha dubbi a riguardo

Il tennis italiano di oggi sta vivendo uno dei periodi più floridi della sua storia. Negli ultimi anni, infatti, il nostro Paese ha “sfornato” diversi giocatori di talento su cui ora ci sono alte aspettative.

Musetti Sinner scelta Pietrangeli
Sinner e Musetti, che verdetto (Ansa) – Tennispress.it

Difficile sapere se saranno rispettate da tutti, ma intanto due più di ogni altro hanno già avuto modo di mettersi in mostra evidenziando una classe e una mentalità non così comune per dei ventenni.

Stiamo parlando ovviamente di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, con l’altoatesino che al momento è quello che sembra più pronto del collega toscano. Ad oggi vanta sette titoli (contro i due del carrarino), con il primo vinto a soli 19 anni, a cui si va ad aggiungere il successo alle Next Gen Finals ottenuto a 18 anni. In più, Sinner ha già partecipato, anche se da subentrante, alle Atp Finals di Torino e, ora che si appresta a compiere 22 anni, è già un giocatore da top ten al contrario di Musetti.

Nicola Pietrangeli tra Sinner e Musetti

Fare parallelismi tra i due lascia il tempo che trova. Sono due ottimi giocatori e ognuno ha le sue caratteristiche, così come ciascuno di noi può avere le sue preferenze. A tal proposito, in una recente intervista esclusiva a Notizie.com, Nicola Pietrangeli ha detto la sua. “Sinner ha più possibilità di scalare ancora la classifica – ha detto –, ma sono dell’idea che Musetti sia quello che gioca meglio“.

Pochi dubbi a riguardo per l’ex campione azzurro che, d’altronde, non ha mai nascosto la sua ammirazione nei confronti del gioco di Musetti, quasi d’altri tempi si potrebbe definire, per via del suo rovescio ad una mano e dell’ampio repertorio di colpi.

Musetti o Sinner, la scelta di Pietrangeli
Musetti o Sinner, Pietrangeli non cambia idea (LaPresse) – Tennispress.it

Sinner, invece, è un giocatore diverso dal connazionale, più solido e potente, caratteristiche che, unite a una spiccata attitudine mentale lo hanno portato, seppur tra alti e bassi, lo hanno a occupare ora una posizione stabile tra i primi dieci giocatori della classifica mondiale.

Ad ogni modo, sono due giocatori sui quali l’Italia può puntare anche nel lungo periodo. Proprio per questo motivo Pietrangeli ha voluto mandare un avvertimento ai tifosi italiani, rei, a suo dire, di commettere sempre lo stesso errore. “Non dobbiamo caricare troppo i nostri giovani – ha affermato –. Sono forti, stanno crescendo e hanno il futuro dalla loro parte. Non mettiamogli troppe pressioni“.

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