Clamoroso nel mondo del tennis, rischio squalifica per Fognini. Tutta ‘colpa’ dell’Inter, ma la verità potrebbe essere diversa.
Fabio Fognini potrebbe rischiare una squalifica per ‘colpa’ dell’Inter. O almeno questa è una versione dei fatti circolata nel mondo del tennis negli ultimi giorni. Una versione piuttosto rumorosa e, a quanto pare, fantasiosa, nata dalla mente di chi ha voluto collegare un fatto riguardante il tennista ligure con la fede calcistica dello stesso campione di Arma di Taggia.
Le cose però sarebbero molto diverse da come sono sembrate in un primo momento, e a ricostruire la verità ci ha pensato lo stesso Fognini attraverso i social.
Partiamo dal fatto che ha scatenato questo putiferio mediatico: Fognini ha saltato un controllo antidoping. E questo, per gli organi della Wada, è particolarmente grave. L’assenza da un test di controllo potrebbe infatti comportare una squalifica più o meno lunga. E non potrebbe essere altrimenti.
Cosa c’entra l’Inter, o meglio, la passione nerazzurra di Fognini, con questo mancato controllo? Semplicemente secondo qualcuno, il tennista italiano avrebbe di sua spontanea volontà mancato l’appuntamento con il test antidoping perché in quei giorni impegnato in trasferta a Istanbul, per seguire da vicino la squadra di Inzaghi nella finalissima, poi persa in maniera sfortunata, contro il Manchester City in Champions League.
Possibile che un campione come Fognini possa aver commesso un errore del genere? La risposta è ‘no’, e la ricostruzione reale, e non fantasiosa, della vicenda è stata fornita dallo stesso giocatore attraverso i social.
Perché Fognini ha saltato il test antidoping? Il motivo è un altro
Della versione dei fatti emersa in questi giorni sono solo due gli elementi veri: Fognini ha davvero mancato un controllo antidoping, e ha realmente preso parte, come spettatore, alla finalissima di Istanbul. Peccato che tra le due cose sia passato circa un mese.
Lo ha confermato lo stesso tennista, condividendo un articolo di SportMediaset in cui si ricostruiva la vicenda che lo ha riguardato in maniera dettagliata. Fabio ha mancato davvero un controllo antidoping, ma lo scorso 9 maggio, nei giorni in cui era a Roma per disputare gli Internazionali. E quindi ben prima dell’appuntamento di Istanbul, datato 10 giugno.
Ma cosa ha scatenato questa sua assenza? Tutta colpa di un disguido tecnico. Il tennista avrebbe dovuto in quei giorni modificare il proprio domicilio sul portale della Wada, passando da Arma di Taggia a Roma. E in effetti è quello che ha tentato di fare, la sera precedente al controllo.
Per una sfortunata circostanza, però, in quel momento il portale della Wada era bloccato a causa di un problema del sistema. Il tennista ha quindi effettuato uno screenshot per testimoniare quanto accaduto. Gli ufficiali dell’antidoping, tuttavia, applicando il protocollo previsto in casi del genere, non hanno potuto far altro che notificare il mancato controllo.
Insomma, si è trattato di un grande equivoco. La situazione resta comunque da monitorare. Solo nei prossimi giorni scopriremo quale sarà stata la decisione dell’agenzia mondiale antidoping.
