Matteo Berrettini, crisi senza fine. Dopo il ko a Stoccarda e il forfait al Queen’s le prospettive per il nostro atleta sono sempre meno rosee
Una brutta notizia dopo l’altra, una serie ravvicinata di eventi tali da mettere fortemente in dubbio il prosieguo della carriera stessa. A distanza di due anni dal momento più alto del suo percorso agonistico, la finale di Wimbledon, Matteo Berrettini è sprofondato in una crisi che sembra irreversibile.
Nella stagione in corso, sono stati tanti i tornei saltati per problemi fisici dal ventisettenne tennista romano. Quei pochi a cui ha preso parte lo hanno visto uscire nei primissimi turni. E’ accaduto, per ultimo, a Stoccarda sull’erba dove è stato travolto al primo turno dal suo rivale e amico Lorenzo Sonego.
Uno smacco doppio, visto che Berrettini non è riuscito a difendere i punti dell’anno scorso quando si aggiudicò il torneo. Ma il peggio doveva ancora venire: subito dopo il clamoroso ko sull’erba tedesca Matteo ha annunciato il forfait al Queen’s, il torneo londinese che fa da prologo a Wimbledon e che l’atleta romano ha vinto nel 2022. Ergo, altri punti che non potrà difendere e che lo faranno precipitare nel Ranking Atp.
Visto che i problemi non vengono mai da soli, soprattutto quando si attraversa un periodo di gravi difficoltà, le prospettive a breve termine sono tutt’altro che rosee per il nostro tennista. Nel caso in cui fosse in grado, ipotesi ancora tutta da verificare, di prendere parte al torneo di Wimbledon, Berrettini partirebbe comunque con un handicap non indifferente.
Berrettini, altro rischio pesantissimo a Wimbledon
La stagione che avrebbe dovuto segnare il riscatto e il rilancio definitivo del tennista romano, ex numero 6 della classifica mondiale, potrebbe dunque complicarsi ulteriormente. Non sono ancora note le cause del forfait annunciato al Queen’s, anche se i tabloid britannici scrivono di nuovi problemi avuti ai muscoli addominali.
La certezza però sono le posizioni nel Ranking che Berrettini è destinato a perdere e che lo escluderanno dalle sedici teste di serie del tabellone di Wimbledon. Infatti anche qualora dovesse partecipare al grande appuntamento londinese, Matteo lo farebbe fuori dai primi trentadue tennisti del mondo.
Una beffa atroce per chi che solo due anni fa sfiorò la grande impresa in finale contro Novak Djokovic. Beffa, in quanto, Matteo si ritroverebbe con tutta probabilità a fronteggiare un sorteggio durissimo con l’ipotesi, tutt’altro che remota, di affrontare qualche top player già nei primi turni dei Championship.