Novak Djokovic è tornato in testa al ranking Atp. Un grande leggenda del tennis, tuttavia, ne sminuisce un pò i recenti trionfi
In cima al mondo adesso c’è lui, in beata solitudine. Con la vittoria in tre set sul norvegese Casper Ruud, Novak Djokovic ha conquistato il Roland Garros per la terza volta nella sua straordinaria carriera. Un trionfo che gli è valso anche il 23/o titolo del Grande Slam.
Il pubblico del Roland Garros ha tributato il doveroso omaggio a un fuoriclasse che, alla tenera età di trentasei anni, non smette di stupire e soprattutto non ha alcuna intenzione di lascare campo libero ai suoi giovani e agguerriti avversari.
La fame di vittorie, l’entusiasmo e la voglia di andare oltre i propri limiti sono la benzina che continua ad alimentare un motore a ritmi vertiginosi. Djokovic ha dimostrato di non essere ancora sazio ed è molto probabile che lo vedremo ancora conquistare altri grandi tornei.
Eppure, nonostante i numeri e il valore oggettivo di un atleta a dir poco strepitoso, c’è chi tende a sminuire le sue qualità e il peso specifico dei suoi successi. Non è un caso che qualcuno abbia avuto modo di scrivere qualche tempo fa: “Il problema di Djokovic è che se dovesse anche vincere quaranta tornei dello Slam la sia figura resterebbe schiacciata tra quelle dei due mostri sacri Federer e Nadal“.
Djokovic stravince, ma c’è chi ne minimizza i trionfi: “Molto meglio Nadal”
Ed è questo il problema di fondo: anche se il campione serbo dovesse arricchire ancora la sua già nutrita collezione di vittorie resterebbe prigioniero di questa etichetta di terzo incomodo rispetto al dualismo tra il fuoriclasse svizzero e il fenomeno di Manacor. Un giudizio amplificato da uno dei grandi ex del passato, uno che negli anni settanta ha mandato in visibilio le platee di tutto il mondo.
Stiamo parlando di Ilie Nastase, settantasette anni, fuoriclasse rumeno che nei primi anni settanta ha trionfato sia al Roland Garros che agli Open degli Stati Uniti. Nastase era un giocatore dal talento quasi inarrivabile e che vinse molto meno di quanto avrebbe potuto. E tra i campioni di oggi ammette di preferire Nadal a Djokovic.
Lo ha spiegato in un’intervista a Gazeta Sporturilor, ripresa dai colleghi di Sportface: “Pesano molto di più le 14 volte in cui Rafa ha vinto a Parigi che i 23 titoli dello Slam conquistati da Djokovic. Mi sento di escludere che possa nascere un altro giocatore capace di ripetere quanto compiuto da Nadal“.
Dichiarazioni importanti quelle di Nastase che poi fa una previsione su Djokovic: “Vediamo per quanto continuerà a giocare. Non so quanti Slam vincerà. Nessuno lo sa, nemmeno lui. Di certo se giocasse solo gli Slam, si stancherebbe di meno.”