Carlos Alcaraz ha perso la prima posizione nel Ranking Atp. Lo spagnolo ha un problema da risolvere in vista di Wimbledon
Che sia un talento puro, cristallino e destinato a una carriera di altissimo livello è ormai una certezza. Carlos Alcaraz è arrivato senza patemi di sorta fino alle semifinali del Roland Garros, mettendo in mostra un tennis praticamente perfetto, senza sbavature con il quale ha liquidato gli avversari con disarmante facilità.
Atteso alla prova del nove contro Novak Djokovic dopo oltre un’ora di gioco scintillante, con il risultato di un set a testa, il giovane campione di Murcia ha ceduto di schianto. I suoi muscoli non hanno retto alla tensione dell’evento e un micidiale attacco di crampi ha di fatto sancito la fine della sua avventura parigina.
Djokovic ne ha approfittato, com’era naturale che fosse, e si è imposto con un doppio 6-1 6-1. Una partita che avrebbe meritato ben alta conclusione e che ha consentito a Nole di prendersi la qualificazione alla finale poi vinta, agevolmente, in tre set contro Casper Ruud.
Su tutto resta però l’inquietudine per i problemi muscolari che un atleta di appena vent’anni, come Alcaraz, non dovrebbe avere specie in un appuntamento fondamentale come quello di venerdì scorso.
Nelle interviste del post partita Alcaraz ha dichiarato di aver pagato a caro prezzo la tensione per l’importanza dell’evento: “Ho sentito troppo l’importanza della partita – le sue parole nel dopo match – ed è un peccato perchè stavamo offrendo un grande spettacolo. Nessun dramma però, si riparte in vista di Wimbledon“.
Carlos Alcaraz, c’è un problema che va risolto
Nelle interviste del post partita Alcaraz ha dichiarato di aver pagato a caro prezzo la tensione per l’importanza dell’evento: “Ho sentito troppo l’importanza della partita – le sue parole nel dopo match – ed è un peccato perchè stavamo offrendo un grande spettacolo. Nessun dramma però, si riparte in vista di Wimbledon“.
Forse Alcaraz, che ad appena vent’anni ha già conquistato trofei di altissimo livello, fatica a gestire la tensione in determinati momenti. La partita contro Djokovic era una sorta di esame di laurea, un evento che avrebbe inciso sul prosieguo della stagione. E il giovanissimo Carlos ha pagato cara l’attesa e l’importanza dell’evento al cospetto di un rivale che era tutt’altro che sicuro di battere.
Ma ora non c’è tempo per recriminare: sta infatti per iniziare la grande stagione dei tornei sull’erba che culminerà con il grande appuntamento di Wimbledon. Alcaraz non partirà tra i grandi favoriti della vigilia, una condizione che per paradosso potrebbe aiutarlo a gestire meglio la tensione.