La Red Bull prosegue il suo dominio in Formula 1. Una recente dichiarazione la dice tutta sulle gerarchie all’interno del Team
Anche gli ottimisti più irriducibili si sono arresi. Le possibilità che il mondiale di Formula 1 2023 possa riaprirsi favorendo l’inserimento di altri team come Ferrari e Mercedes sono del tutto azzerate. La superiorità della Red Bull è disarmante. Ed è ormai dimostrato che l’egemonia di Max Verstappen non possa essere scalfita da nessuno dei suoi potenziali rivali.
Il venticinquenne pilota olandese ha conquistato per ora quattro gran premi sui sei finora disputati, mentre a vincere gli altri due è stato il suo compagno di squadra, il messicano Sergio Perez. E la netta sensazione di tutti è che la Red Bull quest’anno possa compiere un percorso netto.
La lotta per il titolo mondiale, almeno sulla carta, lascia ancora aperto uno spiraglio per un duello in famiglia tra Verstappen e Sergio Perez. Il pilota messicano mai come quest’anno sembra in grado di insidiare il campione in carica, che resta comunque il grande favorito per la vittoria finale. C’è tuttavia chi la pensa diversamente.
Helmut Marko, per lui è già finita
Per Helmut Marko il duello mondiale tra i due si è concluso virtualmente a Monaco. “Abbiamo visto tutti ciò di cui è stato capace Max a Montecarlo. Ormai può essere paragonato anche a una leggenda come Ayrton Senna senza che nessuno si offenda“. Marko stravede per Verstappen, è un po’ il suo pupillo.
Forse in preda ad un eccesso di entusiasmo, Marko ha rincarato la sua analisi con un’ulteriore dichiarazione che la dice tutta su come la pensa: “La lotta per il titolo piloti è già finita. Tra l’altro credo che Max non abbia mai visto in Perez una seria minaccia”.
Questa uscita a dir poco infelice di Helmut Marko lascia intendere come in casa Red Bull le gerarchie, al di là delle dichiarazioni di facciata, siano già predeterminate.
E per il ‘povero’ Sergio Perez le chance di contendere il mondiale al suo compagno di squadra siano di fatto pari a zero. Ciononostante il pilota messicano non ha alcuna intenzione di alzare bandiera bianca e fino all’ultimo proverà a dare fastidio al compagno di squadra. Del resto, solo lui può riuscirci o quantomeno provarci.