Jannik Sinner è impegnato al Roland Garros. Nei giorni scorsi, l’azzurro ha svelato un interessante retroscena
Un’edizione del Roland Garros così aperta negli ultimi 20 anni raramente l’abbiamo vista. Rafa Nadal fuori a tempo indeterminato e quindi fermo a 14 successi. Novak Djokovic in condizioni non ottimali e spazio per tutti gli altri, anche Jannik Sinner.
Jannik ha esordito con una vittoria contro il francese Muller e tornerà in campo oggi contro il tedesco Altmaier. C’è un’opportunità importante per Jannik. Nella sua parte di tabellone, infatti, non c’è più Daniil Medvedev, sconfitto a sorpresa da Seyboth Wild all’esordio. L’eventuale confronto con il tennista russo ci sarebbe stato ai quarti. Ora è svanito, anche se le insidie non mancano.
Al Roland Garros non è mai andato oltre i quarti di finale. Quest’anno ci arriva però con una convinzione diversa. L’inverno è stato proficuo sotto molti punti di vista, il fisico non lo ha tradito e gli insegnamenti della coppia formata da Cahill e Vagnozzi stanno dimostrando di poter funzionare. Ora però tocca a lui mettere tutto in pratica per fare strada anche a Parigi e imporsi anche in uno Slam.
Sinner sceglie: la risposta del numero uno italiano è inequivocabile
Mai come in questa stagione nella testa di Jannik ci sono obiettivi chiari e risposte da dare in campo. La testa vola già a novembre, anche se mancano sei mesi, perché questa volta vuole giocare le Nitto ATP Finals di Torino da protagonista. In effetti con i risultati in serie messi insieme tra marzo e aprile è messo molto bene nella Race anche se questo è soltanto un passaggio nella crescita.
A poche ore dal suo debutto al Roland Garros, Sinner non ha nascosto che il suo grande sogno rimane uno solo. Arrivare ad essere numero 1 al mondo. Numero 1, come sono stati in passato a lungo sia Roger Federer e Rafa Nadal. Due giocatori così diversi come caratteristiche di gioco ma così uguali per la loro feroce determinazione in campo. Una sfida che ha tenuto banco per almeno 15 anni e che Jannik si è goduto da spettatore.
Oggi che uno ha smesso e l’altro si appresta a farlo, come li giudica? La sua risposta a ‘Tennis Magazin’ è stata spiazzante: “Mi sarebbe piaciuto mettermi nei panni di Federer per un giorno. Deve essere meraviglioso. È sempre stato il mio idolo e non averlo mai potuto incontrare mi dispiace molto”.
Riuscirebbe a fare anche una minima parte di quello che ha fatto Federer sarebbe già fondamentale per Jannik. La strada è quella giusta e sognare per ora non gli costa nulla.