È emerso un nuovo retroscena sulla carriera di Valentino Rossi che tempo fa non convinse mai appieno gli addetti ai lavori
Dopo un anno di “apprendistato” nel quale non ha mai ottenuto risultati importanti, in questa stagione Valentino Rossi ha cambiato marcia centrando il suo primo podio (un secondo posto) nel campionato endurance del GT World Challenge Europe.
Lo ha conquistato a Brands Hatch due settimane fa con la BMW del team WRT. I passi in avanti già si erano visti negli impegni precedenti e dunque era solamente una questione di tempo prima che arrivasse il primo piazzamento degno di nota nella sua nuova carriera da pilota automobilistico.
Anche perché, non va scordato, Valentino ha sempre avuto passione per il mondo delle quattro ruote e anche quando correva nel Motomondiale, di tanto in tanto, ha partecipato a qualche evento dedicato.
Ma a proposito della sua esperienza con le moto, in questi giorni è emerso un retroscena sulla sua parentesi in Ducati, quella che forse gli ha regalato meno gioie in assoluto nella sua carriera. Con Honda e Yamaha sappiamo tutti i risultati che ha raggiunto, ma con il team italiano è stata tutta un’altra storia.
Valentino Rossi, che retroscena: non lo sapeva nessuno
Oggi, chi guida una Ducati può dire di avere la miglior moto della griglia. Pochi problemi, tanta velocità ed una guidabilità che è migliorata molto rispetto al passato. E questa sarebbe la sostanziale differenza che non avrebbe permesso al nove volte iridato di ottenere risultati ben più importanti di quelli che ci si aspettava dal binomio tutto italiano.
Lo sostiene Manuel Cazeaux, ex tecnico del team di Borgo Panigale agli esordi e oggi capotecnico in Aprilia di Maverick Vinales. “Valentino ha trovato una moto con cui non si trovava bene – ha detto in un’intervista al sito spagnolo Motosan –. Hanno sbagliato a cambiare tutto“.
All’epoca si pensava fosse Rossi la causa dello scarso rendimento del team di Borgo Panigale e, invece, almeno stando al tecnico, la “colpa” sarebbe da imputare alla Ducati, la quale avrebbe rivoluzionato la Desmosedici dopo l’addio di Casey Stoner.
Dunque, per Cazeaux, così facendo era impossibile per Valentino ottenere risultati nel breve termine e l’epilogo del loro rapporto è stato soltanto una naturale conseguenza di questa assenza di risultati. Sono stati due anni molto difficili nei quali Rossi ha conquisto solamente tre podi, senza mai vincere peraltro.