Un’altra disfatta per la Ferrari. Il gran Premio di Monaco ha visto Leclerc e Sainz non andare oltre il sesto e l’ottavo posto
Non c’è niente da fare. Anche sullo storico circuito cittadino di Montecarlo, sul quale le rivali della Red Bull confidavano di poter interrompere l’egemonia del team anglo-austriaco, Max Verstappen ha ribadito la sua schiacciante superiorità dominando in lungo e in largo un Gran Premio di Monaco segnato in particolare dalla pioggia.
Ancora un mezzo disastro invece per la Ferrari che ha visto Leclerc e Sainz tagliare il traguardo rispettivamente al sesto e all’ottavo posto con un ritardo di oltre un minuto dal pilota olandese bicampione del mondo in carica.
Dopo sole sei gare disputate dall’inizio della stagione sembra che il mondiale di Formula 1 2023 per il team di Maranello sia già andato in archivio e nel peggiore dei modi. Amarezza, rabbia, frustrazione: tutti stati d’animo che si respirano sia all’interno della scuderia modenese che tra i tifosi. La scelta del presidente John Elkann di cambiare team principal, ingaggiando il francese Frederic Vasseur al posto di Mattia Binotto, non ha prodotto finora i risultati sperati.
Anzi, il Cavallino Rampante ha compiuto più di un passo indietro rispetto alla scorsa stagione finendo per essere superato dalla sorprendente Aston Martin e dalla stessa Mercedes. Un disastro in piena regola a cui nessuno sembra in grado di porre rimedio. Gli stessi piloti in questo disastroso avvio di stagione sono spaesati e privi di punti di riferimento.
Al termine del Gran Premio di Monaco, Carlos Sainz si è esposto in prima persona, assumendosi in parte la responsabilità dell’ennesima giornata da dimenticare per i colori della Ferrari. Il pilota spagnolo era convinto di poter dire la sua sul circuito monegasco, ma a causa di qualche errore di troppo è finito molto distante dal podio.
Ai microfoni di Sky Sport, Sainz non si è tirato indietro di fronte alle sue responsabilità di fronte all’ennesimo risultato negativo: “Abbiamo provato a stare un giro in più fuori dopo la seconda sosta, dalle medie alle hard – ha commentato subito dopo la gara – ma è stato un errore, anche da parte mia, voler restare fuori un giro più. Spero ci serva da lezione. La gara si è poi trasformata in una lotteria, ma avremmo dovuto e potuto fare molto meglio e di più”.
Vedremo se almeno l’obiettivo minimo di un miglioramento ci sarà domenica prossima a Barcellona, nel GP catalano, altra tappa storica del Mondiale.
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