Ancora una volta il mondo dello sport è sconvolto dalla morte di un suo giovane protagonista: la notizia ha sconvolto tutti
Sembra davvero un anno maledetto, questo, per il mondo dello sport perché non passa settimana senza dover parlare di un lutto devastante. Ancora di più quando scompare una grande promessa, come è successo nelle ultime ore in Spagna.
In questo momento tutta l’attenzione nel mondo del ciclismo è concentrata sul Giro d’Italia e sulle polemiche che sono derivate dalle proteste dei ciclisti. Un corridore però, a migliaia di chilometri dal nostro Paese, stava lottando da tempo contro qualcosa di più importante rispetto ad una tappa o ad una classifica.
Alla fine però Arturo Gravalos si è arreso. Il 25enne professionista spagnolo, che da quattro stagioni vestiva la maglia della Eolo-Kometa, dal 2021 lottava contro un tumore al cervello e per questo aveva dovuto abbandonare la sua carriera agonistica.
Classe 1998, Arturo Gravalos era stato un ottimo dilettante nel suo Paese e si era anche piazzato secondo nel Campionato Spagnolo Under 23 del 2019. Così aveva confermato le sue qualità e aveva ottenuto il primo contratto da professionista nella squadra che è guidata da due grandissimi ex come Ivan Basso e Alberto Contador.
In realtà aveva debuttato prima nella Squadra Sviluppo della Eolo-Kometa e dall’inizio del 2021 era a tutto gli effetti stato promosso in Prima Squadra. Così aveva cominciato a muoversi in mezzo al gruppo, gareggiando spesso anche in Italia come nelle Strade Bianche a Siena oppure nella Settimana Ciclistica Coppi e Bartali in Emilia-Romagna.
Il suo miglior risultato quell’anno era stato un 43esimo posto al Gran Premio di Lugano. In seguito ha partecipato in Spagna al Circuito de Gexto che di fatto è stata la sua ultima corsa anche se nessuno all’epoca lo poteva sapere.
Morto un giovane ciclista: il commiato della sua squadra
A novembre 2021, dopo alcuni malesseri accusati durante gli allenamenti, era stato sottoposto a controlli più approfonditi che avevano dato un verdetto terribile: tumore cerebrale. Gravalos successivamente era stato operato nell’ospedale di Saragozza, in Spagna. L’intervento era riuscito ma le sue condizioni erano rimaste precarie.
Poco prima che la tappa del Giro partisse da Borgofranco d’Ivrea, la terribile notizia ha raggiunto il gruppo. Nella notte per alcune complicazioni Arturo ha perso la sua battaglia per la vita. Ad annunciarlo, un comunicato della Eolo-Kometa che ha corso con il lutto al braccio. “La sua morte lascia un vuoto insostituibile nei nostri cuori, non dimenticheremo mai la sua gioia e il suo sorriso eterno. Non ti dimenticheremo mai, Arturo”.
Davide Bais, suo compagno di squadra, ha dedicato a Arturo Gravalos lavittoria sul traguardo di Campo Imperatore. In quell’occasione ha svelato che Arturo gli aveva risposto ringraziandolo e dicendogli che per festeggiare aveva mangiato un pezzo di cioccolato.