La Juventus, in estate, andrà incontro ad una rivoluzione. In tanti lasceranno Torino in caso di mancata partecipazione alle coppe.
La possibilità di conquistare la qualificazione in Champions attraverso la vittoria dell’Europa League è ormai sfumata. La Juventus, adesso, proverà a strappare il pass valevole per la prossima edizione del torneo tramite il campionato ma sono diverse le ombre che incombono su Massimiliano Allegri.
L’imminente sentenza relativa al caso plusvalenze ed il nuovo deferimento legato alla cosiddetta “Manovra stipendi” rischiano di far scivolare il club lontano dalle zone nobili della classifica. E senza coppe europee, in molti potrebbero lasciare Torino.
Ad avere un futuro tutto da scrivere, ad esempio, è proprio l’allenatore bianconero. Il suo contratto da 9 milioni netti all’anno scade nel 2025. Di recente, il dirigente Francesco Calvo lo ha pubblicamente ringraziato per essere riuscito a tenere unito lo spogliatoio, nonostante le numerose vicende extra-campo che stanno coinvolgendo i bianconeri. I deludenti risultati fin qui ottenuti, però, spingono la dirigenza a fare delle valutazioni e a sondare il mercato alla ricerca di possibili sostituti del mister livornese.
Nel mirino è finito Raffaele Palladino che ieri sul campo del Sassuolo ha colto la vittoria numero 14 della stagione con il suo Monza. Sullo sfondo resta l’opzione Zinedine Zidane, quanto mai complicata dal punto di vista economico. In bilico, poi, oltre all’allenatore ci sono anche diversi titolari.
Juventus, chi può partire senza Europa
Adrien Rabiot e Angel Di Maria, entrambi in scadenza, resterebbero volentieri a Torino. Soprattutto l’argentino, in modo tale da prepararsi al meglio per la Copa America 2024. I loro stipendi da oltre 7 milioni, però, sono insostenibili per le casse societarie in caso di mancata partecipazione alla Champions o all’Europa League.
Juan Cuadrado, anche lui legato al club fino al 30 giugno, è in trattativa per il rinnovo e, alla fine, potrebbe anche restare. Occhio, infine, alle posizione di Dusan Vlahovic e Federico Chiesa.
Il serbo piace a numerose squadre della Premier League tra cui il Newcastle, l’Arsenal e l’Aston Villa. La Juve vorrebbe tenerlo ma, intanto, ha fissato la base d’asta: si partirà da 70 milioni. Sempre in Inghilterra potrebbe finire l’esterno, protagonista di una stagione complessa a causa dei continui problemi fisici che non gli hanno consentito di esprimersi al meglio.
Intoccabili, invece, quasi tutti i gioiellini provenienti dalla Next Gen. Samuel Iling-Junior, Nicolò Fagioli e Fabio Miretti rimarranno mentre Enzo Barrenechea e Matias Soulè potrebbero partire (in prestito) per fare esperienza altrove. La rivoluzione, in casa Juve, è alle porte.