Mai come quest’anno il Giro d’Italia si sta trasformando in una corsa durissima con risvolti drammatici. Emblematico quanto accaduto a uno dei protagonisti
Mai come quest’anno, più che un Giro d’Italia è una corsa ad eliminazione, con effetti importanti sui corridori in gara. Giorno dopo giorno, la corsa ha perso molti dei protagonisti più attesi per la classifica finale o la vittoria di tappa, con l’effetto che il gruppo è ridotto all’osso.
Remco Evenepoel ha salutato in fretta la compagnia evitando il pieno di acqua che lo attendeva alla ripresa del Giro, seguito il giorno successivo da 4 compagni di squadra, tutti per Covid. Poi hanno abbandonato perché positivi anche Domenico Pozzovivo e Rigoberto Uran. Poi malesseri e problemi intestinali hanno fermato Rein Taaramae. Out per ritiro anche Stefan Küng e Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe).
Non sono mancate le cadute, alcune veramente assurde. Come quella che ha visto coinvolto Alberto Bettiol e un meccanico della Jayco AlUla a 54 chilometri dal traguardo della decima tappa del Giro d’Italia, da Scandiano a Viareggio. Quando è caduto Pöstlberger, nella fretta di aiutare l’austriaco, un suo meccanico ha attraversato la strada senza guardare ed è stato centrato in pieno da Bettiol. Il corridore della EF Education EasyPost si è rialzato senza problemi, mandando a quel paese il meccanico che poi è stato multato con 2mila euro.
Se quella di Bettiol è stata una caduta spettacolare ma senza conseguenze importanti, molto peggio è successo allo spagnolo Oscar Rodriguez, 28enne ciclista della Movistar Team.
Nella tappa di Tortona, anch’essa funestata dal maltempo, Rodriguez stava scendendo in testa al gruppo dopo aver attraversato Busalla. Il colombiano si è poi toccato con un uomo della Trek Segafredo e ha perso il controllo della bici. All’improvviso è sbandato colpendo prima un cartello della segnaletica stradale e poi l’angolo di un’abitazione.
Un impatto violento. Dopo essere rimasto disteso a lungo mentre lo trattavano i primi soccorsi, il corridore è stato trasportato in ospedale. Per lui un forte trauma renale ma nessuna frattura del bacino, come invece sembrava in un primo momento.
Qualche chilometro prima era toccato anche a Tao Geoghegan Hart, vincitore del Giro tre anni fa e in corsa, insieme a Geraint Thoms suo compagno nella INEOS, per fare bis. Per lui invece frattura del femore che ha richiesto un’operazione chirurgica all’ospedale Villa Scassi di Genova. Ora comincerà la riabilitazione, ma dovrà stare fermo diverse settimane.
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