Paolo Maldini rompe gli indugi e affonda il colpo per il big a ‘zero’, ma c’è un ostacolo per il Milan
Intento, come tutto l’ambiente – dallo staff tecnico ai giocatori, per finire coi dirigenti e gli stessi tifosi – a rimettere insieme i cocci dopo la cocente eliminazione dalla Champions League per mano dei rivali cittadini dell’Inter, Paolo Maldini inizia a muovere le prime pedine concrete in chiave mercato.
Pur nel dubbio di una qualificazione alla prossima Champions ancora tutta da conquistare sul campo – inutile negare che le speranze del Milan siano riposte soprattutto sull’eventuale penalizzazione che escluderebbe la Juve dai primi quattro posti – il dirigente si è messo al lavoro con l’obiettivo di migliorare la qualità della sua rosa.
Al netto di alcune possibili cessioni, anche eccellenti, che la società dovrà fare – da Origi a Ballo Tourè passando per Dest e Adli, per non parlare del destino di Charles De Ketelaere – Maldini lavora anche sul fronte delle entrate, sempre pronto a cogliere possibili occasioni di mercato. Tradotto: guardare innanzitutto se è possibile arrivare a qualche parametro zero che sia interessante.
Eroe della semifinale di Champions del 2019, quando con una tripletta, realizzata interamente nella ripresa, decise il passaggio in finale del suo Tottenham, Lucas Moura ha perso progressivamente importanza all’interno dell’organico degli Spurs.
Il successivo arrivo di Antonio Conte, unito a qualche infortunio di troppo, non ha agevolato la titolarità del brasiliano, che nell’ultima stagione ha giocato, in Premier, solamente 116 minuti. Una vera miseria. Il contratto in scadenza nel prossimo giugno non è mai stato oggetto di rinnovo, e così l’ex PSG si ritrova libero di scegliersi la sua nuova destinazione. Che potrebbe essere a tinte rossonere.
Attaccante versatile e in grado di ricoprire più posizioni in attacco , Moura era stato già cercato dal club meneghino, nonchè dalla Juve, qualche anno addietro. Il brasiliano sarebbe un colpo d’esperienza ma c’è un ostacolo. Il solito quando si parla di profili provenienti dalla Premier.
Sebbene le discussioni sull’ingaggio dovrebbero partire da zero, dato lo status di free agent del calciatore, il ricco stipendio percepito dal brasiliano a Londra non potrebbe essere replicato al Milan, in virtù di una politica societaria che concede poche deroghe sugli ingaggi.
La validità del progetto rossonero, unito al blasone di una maglia come quella del Milan, potrebbero pertanto non essere argomenti sufficienti a far sì che il calciatore possa accettare un ingaggio troppo più basso di quello al quale si è abituato negli ultimi anni. Vedremo cosa succederà. La certezza è che il Milan si sta muovendo con l’obiettivo di non replicare gli errori della scorsa sessione estiva.
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