Valentino Rossi, arriva una dichiarazione importante sul campione della MotoGP che la dice tutta sul suo prestigio
Marco Bezzecchi ha vinto il secondo Gran Premio stagionale e ora viaggia in classifica solo ad un punto di Pecco Bagnaia. Gli organizzatori del Gran Premio d’Italia al Mugello, in programma fra tre settimane, non potevano chiedere di meglio anche se dopo l’addio di Valentino Rossi l’interesse per la MotoGP in Italia è inevitabilmente sceso.
In fondo chi conosce bene l’ambiente l’aveva capito nel momento esatto in cui nell’estate 2021 al Red Bull Ring il pesarese aveva annunciato il suo ritiro ufficiale. E tutti sapevano che non sarebbe stato più lo stesso, nonostante gli anni e una Yamaha non competitiva come sta dimostrando anche Fabio Quartararo, lo stessero penalizzando.
Bastava la sua sola presenza però per portare pubblico sulle piste di tutto il mondo. Era così in Toscana come sulla Riviera romagnola a Misano, ma anche ad Assen e ad Austin, a Silverstone e a Motegi. Ovunque nel mondo il nome di Vale era facile da spendere anche per Dorna che ha dovuto introdurre la contestata Sprint Race per tenere desto l’interesse del pubblico.
Valentino Rossi, la dichiarazione di Pernat è eloquente
Carmelo Ezpeleta, numero uno della Dorna, ancora di recente ha negato che l’addio di Valentino Rossi e di altri grandi del recente passato, come Lorenzo e Pedrosa, abbia inciso.
Lo pensa un pò diversamente Carlo Pernat, da più di 40 anni una delle anime del Motomondiale. C’era quando ancora le Classi andavano dalla 125 alla 500, c’è ancora oggi che è cambiato tutto non necessariamente in meglio.
Ed era stato lui nel 1995, sollecitato da Graziano Rossi, a visionare per la prima volta un giovanissimo Valentino quando era direttore sportivo del’Aprilia. Aveva capito subito che poteva essere un campione, insistendo con Ivano Beggio, patron della Casa di Noale, per metterlo sotto contratto.
Intervistato da “Il Giornale”, Pernat ha spiegato ancora una volta quello che ha significato Rossi per tutto il movimento. Da quando è arrivato lui, la popolarità del motociclismo è cambiata radicalmente, perché non c’era mai stato un personaggio così.
Emblematica questa dichiarazione del manager: “Sono arrivate in circuito persone che non sapevano niente di moto, affascinate dal campione- personaggio”.
Non solo l’elogio di Rossi ma anche quello di un altro campionissimo del passato ovvero Giacomo Agostini, definito dallo stesso Pernat, “il principe del motociclismo“, una definizione consona per chi ha fatto la storia di questo sport.