Un corpo spettacolare, un sorriso che ti innamorare al primo sguardo: lei è una delle giovani star del tennis. In bikini è uno spettacolo.
Si può davvero decidere a 21 anni di rinunciare a tutto, di chiudere anticipatamente con una carriera da sportiva che l’ha vista fin qui protagonista assoluta, solo per per preservare la propria salute mentale?
E’ possibile e come: e di esempi come il suo, come quelli di Amanda Anisimova, ne abbiamo avuti tanti nello sport individuale. Allenatori che ti costringono a ritmi di vita forsennati, genitori che riversano su di te le proprie speranze di guadagni e notorietà. Ecco allora che se calchi i campi da tennis da quando eri bambina ed entri nel mondo del professionismo da quando ne hai 16, accade che a 21 anni esplodi, non ce la fai più.
Gli esperti la definiscono Sindrome di Burnout, esplosione interna appunto. Un termine che abbiamo sentito associare spesso agli infermieri, professionisti stanchi, stressati, avviliti, tra i meno pagati d’Europa. Ma possibile che tutto questo accada ad una tennista?
Parliamo un disturbo che intacca l’equilibrio mentale, che ti mina da dentro, e non ti consente più di essere sereno. Ecco allora che la Anisimova annuncia ufficialmente che si fermerà, forse per sempre.
Amanda Anisimova: in bikini è uno spettacolo della natura
Sui social, questo è chiaro, esplode tutta la sua voglia di “normalità”. Bellissima, fisico mozzafiato, sorriso ammaliante. In Amanda c’è il desiderio di smettere con gli allenamenti massacranti, con l’ansia di dover vincere a tutti i costi. E’ il momento, per lei, di perseguire altri obiettivi. Qualunque cosa decida di fare, va lasciata andare. C’è in ballo la sua serenità.
Sul suo profilo social, più bella che mai. In lei sembra scattato il desiderio di concentrarsi sul lavoro, su un percorso di vita decisamente meno frenetico. Anisimova è notoriamente attiva sui social, forte anche di un seguito di oltre 200mila follower su Instagram.
Non è da tutti, e lei lo sa bene, vincere Melbourne a 20 anni. Amanda è una predestinata, potrebbe arrivare dove solo poche donne del tennis mondiale sono arrivate, ma non le interessa più.
I fan sono in fondo contenti se lei è felice. Ci piace vederla così, sorridente, con una luce sul volto che quando gioca a tennis non c’è più. Del resto, di tempo per ripensarci ce ne è ancora.