A Max Verstappen non interessa poi così tanto, anzi, per nulla. Con la sua risposta ha tenuto a farlo sapere a tutti
La stagione di Max Verstappen è stata fin qui impeccabile. Complice una Red Bull inarrestabile, l’olandese non ha avuto particolari difficoltà nel portarsi a casa tre vittorie e due secondi posti. Neanche quando è stato costretto a partire dalle retrovie come visto a Jeddah e Miami.
Nel destino del pilota c’è quindi la conquista del suo terzo titolo iridato consecutivo. L’unico che avrebbe le potenzialità di mettergli i bastoni tra le ruote è Sergio Perez che, però, al momento, è leggermente indietro rispetto al suo compagno di squadra in termini di passo gara.
Per quanto riguarda le rivali, per adesso Mercedes e Ferrari subiscono e basta, mentre l’Aston Martin, grazie ad una monoposto competitiva come mai lo era stato finora e un Fernando Alonso che non ha mai perso lo smalto dei giorni migliori, si sta candidando prepotentemente al ruolo di seconda forza di questo Mondiale. E a Miami ne abbiamo avuto l’ennesima conferma, con Max che ha vinto di nuovo, seguito a ruota da Perez e dall’asturiano.
Tuttavia, quello della Florida è stato un evento particolare per Verstappen, che ha ricevuto qualche fischio di troppo da parte del pubblico americano prima e dopo il GP, anche quando si trovava sul podio per ricevere il suo trofeo.
Max Verstappen, che risposta del pilota della Red Bull
Nella tradizionale conferenza stampa post gara, il pilota della Red Bull ha commentato la vicenda dando la sua personale interpretazione alla pioggia di fischi e insulti che gli hanno riservato gli spettatori. “Credo che se mi trovassi più indietro, nessuno avrebbe queste reazioni nei miei confronti – ha affermato –. Penso sia normale che succeda quando si vince. Chi vince non piace“.
“A me va benissimo così – aggiunge –, purché io sia davanti a tutti. Questo è ciò che più conta. Io mi porto a casa il trofeo e loro tornano a casa per passare una bella serata“. Insomma, a Max non interessa nulla se non piace ai tifosi statunitensi. Il suo carattere è abbastanza forte da poterlo sopportare e questa ne è soltanto l’ennesima dimostrazione. Per lui, infatti, conta solo vincere e ciò lo aveva già ribadito anche in passato.
Ma del resto questa è situazione non nuova al mondo della Formula 1, e anche al mondo di tutto lo sport, dove spesso chi vince per lungo tempo viene preso di mira dai tifosi avversari. È toccato a Michael Schumacher, a Sebastian Vettel e anche a Lewis Hamilton all’epoca del dominio Mercedes.
