Nel weekend di Formula 1 a Miami ma a tenere banco è sempre il mercato: i piani della Ferrari possono subire una brusca battuta d’arresto
Squadra che vince non si cambia, vale anche in Formula 1 e in fondo è stato il segreto dell’ultimo ciclo vincente in Ferrari, quello marchiato per sempre da Michael Schumacher. Oggi però si respira un’aria profondamente diversa, con la Red Bull che fa la padrona e tutte le altre ad arrancare.
Il Circus è tornato a Miami per il primo dei tre appuntamenti stagionali in terra statunitense. Un anno fa nella prima edizione, il timbro di Max Verstappen in Florida partendo dalla seconda fila. Perché allora la prima era tutta in rosso, con Charles Leclerc e Carlos Sainz, poi secondo e terzo al traguardo.
Una Ferrari protagonista in qualifica a Miami se non come a Baku. Charles Leclerc stava per centrare un giro da pole prima del testacoda che gli ha impedito di completare il Q3. Terzo posto invece per Sainz alle spalle di Perez e Alonso con Verstappen fermato dalla bandiera rossa nel finale proprio per l’incidente di Leclerc.
Una Ferrari che, negli States, non ha ancora portato aggiornamenti importanti. Sulla SF-23 di Leclerc sono stati montati un fondo nuovo e il secondo cambio in stagione. Le modifiche vere arriveranno soltanto a Imola, nell’appuntamento di casa a fine maggio e quindi per ora la monoposto è pressoché la stessa dei GP precedenti.
Ferrari, tutto svanito: il grande progetto di Maranello stoppato sul nascere
Ma anche a Miami tiene banco il mercato e mai come in queste settimane la Ferrari è stata al centro delle trattative. Lo scambio tra Leclerc e Hamilton è destinato a non realizzarsi, considerate le intenzioni di entrambi di restare nei rispettivi Team con la speranza di rinnovare i contratti in scadenza quanto prima.
Erano vere, invece, le voci di un interessamento da parte di Maranello ad alcuni degli ingegneri della Red Bull. In particolare, due nomi più caldi erano quelli del telaista Pierre Waché e del responsabile dell’aerodinamica Enrico Balbo, i quali però non lasceranno il team anglo-austriaco almeno non in tempi brevi.
Lo ha fatto capire in modo molto chiaro Christian Horner, team principal della squadra campione del mondo, in conferenza stampa a Miami. Ha spiegato che entrambi gli ingegneri, dopo aver letto le indiscrezioni che li riguardavano sono andati a parlargli per confermargli che non c’è nessuna trattativa con la Ferrari.
Qualcuno aveva ipotizzato un affare alla pari, visto che Laurent Mekies andrà a fare il team principal alla AlphaTauri che è di fatto la squadra satellite Red Bull. Ma non sarà così: nessuno “scambio di prigionieri”, cole l’ha definito Horner e quindi Maranello dovrà pescare da altre parti anche se al momento la Ferrari non fa più così gola come una volta.