Marc Marquez non corre neanche a Jerez. L’infortunio non gli dà tregua e non si sa ancora quando potrà tornare in pista
Il 2023 di Marc Marquez non è iniziato con i migliori auspici. L’incidente di Portimao gli è costata davvero caro e, dopo le assenze in Argentina e Texas, lo spagnolo è pure costretto a saltare pure il GP di Jerez a causa dell’infortunio alla mano rimediato proprio in occasione della prima uscita stagionale.
Ciononostante, l’otto volte iridato si è recato comunque nella città andalusa per presenziare all’evento di presentazione del Garage 93 by Repsol. Un appuntamento importante, questo, non solo per celebrare le sue vittorie con il team HRC ma anche per inaugurare questo nuovo spazio dedicato al campione di Cervera. Un evento al quale hanno presenziato Giacomo Agostini, Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, e la sindaca di Jerez Mamen Sanchez, oltre ai tanti tifosi accorsi numerosissimi per vedere il loro beniamino.
Insomma, è stato un momento di grande gioia per Marc il quale, però, non ha potuto nascondere tutto il suo disappunto per non poter partecipare al GP di casa. “Sono triste in questo momento – le parole raccolte da Corsedimoto.com – Ma vedervi tutti mi rallegra e mi spinge a proseguire con il recupero“.
Marc Marquez, di cosa soffre il campione spagnolo della MotoGP
Marquez ci ha provato fino all’ultimo ad esserci a Jerez, ma alla fine non è arrivato l’atteso via libera da parte dei medici. Ben tre equipé mediche si sarebbero espresse contrariamente al suo rientro in questo weekend di Motomondiale. “Ho spinto al massimo per essere qui al GP di Jerez – ha detto – ma quando tre diversi team ti sconsigliano di correre ci vuole un po’ di testa“.
Nello specifico, la frattura al pollice subita nell’incidente in Portogallo si chiamerebbe “frattura di Bennett“, come ha spiegato il dottor Ignacio Roger de Ona in un’intervista a Dazn, lo stesso che ha operato Marc dopo la tappa dell’Algarve.
Un particolare tipo di infortunio che necessita di tanto tempo per recuperare in quanto “il frammento è così piccolo che non è possibile fissarvi una placca o viti” ha aggiunto lo stesso medico. Ciò, comunque, non gli avrebbe impedito di “inserire due viti in titanio da 1,2 mm” in modo tale da fissare l’osso, per il quale ormai si attende solo che si ristabilisca. Il Dottor da Ona ha auspicato che il recupero di Marquez possa essere completato in sei settimane, a partire ovviamente dal momento dell’operazione.