Il pilota rivela il motivo del suo ritiro dalla Formula 1: ora i fan sanno cosa è accaduto e cosa c’è stato dietro la sua decisione
Difficile nello sport lasciare sempre come si vorrebbe. Lui, invece, lo ha fatto da campione. Dopo ben undici anni in F1, è riuscito a diventare campione del mondo ad Abu Dhabi, per poi decidere di ritirarsi poco dopo nel 2016.
Parliamo ovviamente di Nico Rosberg. L’ex pilota automobilistico di Wiesbaden, aveva solo 31 anni quando decise di ritirarsi e questo sorprese moltissimi appassionati, ma anche gli stessi addetti ai lavori della Formula 1.
Difficile aspettarsi che un pilota ancora giovane, soprattutto dopo esser riuscito a conquistare il suo primo Mondiale, decida di farsi da parte ma Rosberg ha fatto proprio questo: lasciare da campione e da pilota di un top team come la Mercedes. Da poco, l’ormai opinionista sportivo ha spiegato le sue sensazioni sul ritiro in un’intervista a Men’s Health, nella quale è tornato su alcuni aspetti della sua carriera.
Rosberg ha ammesso che essersi ritirato è stata una buona scelta, spiegando anche il motivo che lo ha spinto a farlo, anche alla luce dei cambiamenti che hanno interessato la Formula 1 nel tempo: “Ad esempio, a Baku si possono raggiungerei 360 km/h tra i muretti. Sì, ci sono stati momenti in cui ho avuto paura, io non sono un temerario come molti altri piloti”.
Difficilmente si sente uno sportivo ammettere le proprie ansie, ma i piloti di F1 ovviamente rischiano la vita ogni volta a quelle velocità e sarebbe anche normale un po’ di timore.
Oltre alla “paura” in pista, Rosberg nella stessa intervista ha confessato di aver avuto anche un altro timore ovvero quello di diventare sempre meno competitivo rispetto ai nuovi piloti e quindi di non essere poi veloce abbastanza. In quel modo, spiega il tedesco, presto non ci sarebbero stati team a cercarlo e, quindi, meglio non vivere quel momento e decidere da soli quando ritirarsi.
Una scelta saggia, ma che non poteva colpire chi in quel momento l’ha vissuta da vicino. Ma Nico Rosberg che oggi lavora per Sky UK, non ha rimpianti. “Come campione del mondo e pilota ero al top, mentre nei nuovi progetti si parte dal basso. Lo trovo istruttivo, interessante”, ammette l’ex Mercedes.
Oltre che su Sky Uk, Nico affianca anche il team italiano di Sky in alcune telecronache al fianco di Carlo Vanzini, Roberto Chinchero, Marc Gene e Matteo Bobbi.
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