Camila Giorgi ha rilasciato un’intervista in cui non mancano dichiarazioni interessanti anche su temi extra tennistici
L’esplosione dei social network in questo inizio di terzo millennio ha segnato l’avvio di una nuova era, un nuovo modo di comunicare dal quale è sempre più difficile, se non addirittura impossibile, sottrarsi. E anche i campioni dello sport, in quanto personaggi pubblici, sono pienamente coinvolti in quella che è stata definita una vera e propria rivoluzione copernicana.
Una delle atlete italiane che più e meglio ha saputo interpretare lo spirito dei tempi è Camila Giorgi, 31enne tennista italo argentina la cui popolarità è aumentata a dismisura da quando ha fatto irruzione sui social network.
Originaria di Macerata, la Giorgi ha visto crescere la sua già consistente popolarità da quando ha iniziato a postare sul suo profilo Instagram alcuni scatti che la ritraggono nella sua versione più intima e privata. Foto che mettono in risalto la sua indubbia avvenenza. E a quanto pare, nonostante alcuni commenti particolarmente sboccati e volgari, l’atleta italiana non ha alcuna intenzione di compiere dei passi indietro.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, la Giorgi ha raccontato il suo approccio con il tennis e anche i suoi progetti futuri dopo aver appeso la racchetta al chiodo. Ancora una volta, come già dichiarato in precedenti occasioni, la tennista italo argentina ha confermato come lo sport non sia tutto nella sua vita. E che il profilo Instagram, che vanta oltre settecentomila followers, rappresenta un luogo virtuale in cui mettere in mostra il suo lato più intimo e femminile.
Camila Giorgi consola Berrettini, la difesa a spada tratta
Rispondendo poi a una domanda precisa sulla polemica innescata dalla relazione tra Matteo Berrettini e Melissa Satta, Camila Giorgi prende le difese del suo collega, finito in una sorta di tritacarne mediatico e accusato di avere staccato la spina con il tennis. Camila si schiera senza esitazioni con l’ex finalista di Wimbledon che sembra non riuscire più a ritrovarsi, almeno sul campo da tennis.
“Non si può criticare una persona che non si conosce e che magari si è presa del tempo per sé come sono sicura abbia fatto Matteo. Il problema vero – spiega Camila – è che dietro una tastiera si può nascondere chiunque, spesso anche un’enorme tristezza. Viviamo in un mondo così: si fa tutto nell’anonimato, di nascosto, è avvilente.”
La questione è sempre la stessa, l’anonimato che si cela dietro i cosiddetti leoni da tastiera che possono criticare o insultare chiunque senza incorrere in alcun tipo di provvedimento o sanzione. E anche Camila Giorgi è vittima di questo meccanismo perverso.
