Nessuno lo poteva immaginare, ma un grande sportivo ha deciso di dire basta perché sta per cominciare una nuova carriera lontano dai campi
Ci sono sportivi, anche molto famosi, che ritardano il loro addio al mondo dell’agonismo perché non hanno ancora preparato un piano B e quindi non sanno cosa faranno da grandi. E altri che invece già da tempo hanno preparato il terreno: ma il loro addio improvviso al mondo dello sport è comunque una botta tremenda.
Succede in queste ore ad uno dei protagonisti più amato dello sport britannico che ha comunicato ufficialmente il suo ritiro. Stiamo parlando di Stuart McInally, tallonatore ex di Bristol e da diverse stagione a Edimburgo. Ma occupa anche stabilmente lo stesso ruolo nella sua Nazionale, della quale in passato è anche stato capitano.
A 33 anni però ha deciso che ne ha abbastanza di mischie e partite internazionali, anche di grande prestigioso come quelle che ha giocato in prima persona. A settembre la Scozia sarà in campo per la Rugby World Cup 2023 in Francia, il Mondiale più ambito da ogni giocatore. La Scozia in particolare è stata inserita nel Girone B con Sudafrica, Irlanda, Romania e Tonga. Ne passano solo due ai quarti di finale e non sarà facile.
Ma per McInally, che vanta 47 presenze con le maglia della nazionale sarà anche l’ultimo impegno ufficiale con la palla ovale. Al termine della rassegna iridata infatti comincerà la sua seconda vita, quella come pilota d’aerei dopo che da tempo ha già preso il brevetto.
Addio improvviso: Stuart McInally da capitano della Scozia di rubgy a pilota di aerei
Nella sua lunga carriera, Stuart McInally prima come terza linea e poi come tallonatore ha messo insieme 176 presenze con Edimburgo ed è il sesto nella storia del suo club. Ma ha vestito anche tutte le maglie della sua nazionale, anche come capitano della Under 20.
Poi nel 2015 il debutto in Nazionale maggiore proprio contro l’Italia nei test di preparazione alla Rugby World Cup che si giocava allora in Inghilterra Nel 2018 è diventato capitano della Scozia durante il tour estivo nelle Americhe e lo è stato anche durante tutto il Sei Nazioni 2019 e la Rugby World Cup in Giappone.
Quindi stiamo parlando di un atleta che lascerà comunque un marchio indelebile nella storia del suo sport, anche se ora ha deciso di cambiare mestiere. In effetti anche sui social si presenta come Stuartthepilot e non c’è nemmeno bisogno di traduzione per capire cosa significa. Lo ha confermato ancora una volta adesso annunciando la sua intenzione di appendere gli scarpini al chiudo.
Il suo sogno è sempre stato quello di diventare pilota e fin da bambini frequentava gli aeroporti, incantato dal volo. Ora i suoi desideri si stanno trasformando in realtà e sente che è arrivato il momento giusto per cambiare vita. “Spesso mi guardo indietro e mi dico che il rugby si è messo in mezzo al mio sogno di diventare un pilota di linea. In verità è stato l’ostacolo migliore che avrei potuto immaginare”.
Ora possiede già un brevetto di volo per aerei privati, ma dopo la Rugby World Cup tenterà di prendere anche quello per i voli commerciali e quindi a tutti gli effetti viaggiare con passeggeri a bordo. Molti lo rimpiangeranno, ma ai sogni non si comanda.