In attesa dalla decisione che prenderà il Collegio di Garanzia del Coni, nuovo terremoto in casa Juve: protagonista John Elkann
Per la Juve è cominciata la settimana della verità. Perché mercoledì 19 aprile il Collegio di Garanzia del Coni si pronuncerà sui 15 punti di penalizzazione comminati ai bianconeri dalla Corte d’Appello Figc a gennaio.
In un solo colpo la squadra di Max Allegri potrebbe ritrovarsi proiettata al secondo posto in Serie A, nonostante arrivi da due sconfitte di fila. Un modo per coltivare ancora i suoi sogni di Champions League con un buon vantaggio sulla quinta, sempre che la vicenda legata ai bilanci non scateni la Uefa.
Ma se il Collegio di Garanzia confermasse la penalità, sarebbe dura pensare alla coppa principale anche se resita il paracadute delll’Europa League da vincere. In realtà però c’è la possibilità che i giudici accolgano il ricorso ma con rinvio, chiedendo alla Corte Federale di riformulare le pene entro 30 giorni.
Il club aspetta, ma è moderatamente fiducioso anche se nelle ultime ore è arrivata una lettera che ha bloccato tutto. É quella che John Elkann, come amministratore delegato e numero uno della holding di famiglia, ha inviato a tutti gli azionisti Exor per esporre la situazione degli investimenti, compresi quelli sportivi, come Ferrari e Juventus.
Juve, John Elkan fa chiarezza: nessun passo indietro
Da una parte c’è Maranello che nonostante stagioni in chiaroscuro da parte della squadra di Formula 1 viaggia alla grande. Ha chiuso il 2022 con un fatturato record pari a 5,1 miliardi di euro, quasi il 20% rispetto al 2021. segno che comunque i clienti credono ciecamente nell’azienda.
Più delicata invece è la situazione del club che da 100 anni è nelle mani della famiglia Agnelli. Lo dimostra la perdita pari a 239 milioni di euro nell’ultimo anno. In Più per la prima volta da 11 anni a questa parte non ha messo in bacheca nemmeno un trofeo. Ma la parte sportiva, in confronto a quella societaria, va ancora bene.
La bufera che ha travolto il Consiglio di Amministrazione, costretto a rassegnare le dimissioni per permettere alla società di tutelarsi nel modo più efficace contro le accuse, è stato un duro colpo. Le accuse sono pesanti e vanno da comunicazioni imprecise ai mercati finanziari soprattutto sulla compravendita di giocatori e agli accordi sugli stipendi con loro stessi a presunte irregolarità contabili.
Elkann però su questo ha un’opinione chiara: “La Juventus nega ogni illecito. E desidero ringraziare il Consiglio di Amministrazione della Juventus per aver agito con responsabilità e in particolare il presidente Andrea Agnelli, che ha guidato la Juventus in una fase ricca di cambiamenti e di vittorie”.
Ma è indubbio il divario che esiste oggi tra la Serie A e la Premier League. Le previsioni sui ricavi del campionato inglese dovrebbero superare di almeno tre volte quelli della Serie A entro la fine di questa stagione. Difficile quindi reggere la concorrenza, così come è difficile investire nel calcio senza regole nuove e chiare.