Parole davvero commoventi e nostalgiche che riguardano Michael Schumacher, l’indimenticato pilota tedesco della Ferrari
Sono passati quasi dieci anni dall’incidente tragico che ha costretto Michael Schumacher ad abbandonare la vita pubblica. L’impatto devastante a causa di una rovinosa caduta in una discesa di sci sulle Alpi francesi ha rovinato per sempre l’esistenza del pilota e campione tedesco.
L’incidente del 2013 ha avuto conseguenze importanti, tanto che Schumacher una volta tornato a casa post-degenza ospedaliera non è mai più apparso in pubblico. La famiglia mantiene la piena riservatezza sulle sue condizioni di salute e non fa trapelare nulla, così come i pochi amici che hanno accesso alle sue residenze in Svizzera e a Mallorca.
Eppure il nome di Schumacher è rimasto in Formula 1 grazie al figlio Mick. Il giovane pilota classe 1997, dopo la conclusione del rapporto con la Haas e con la Ferrari, è rimasto ancora nel Circus ed è stato ingaggiato dalla Mercedes di Toto Wolff come pilota di riserva del duo Lewis Hamilton e George Russell.
Ha ancora tanta strada da fare Mick Schumacher, pilota sul quale un po’ certamente pesa la presenza ed il ricordo costante di papà Michael. Il sette volte campione del mondo di Formula 1 è un mito intramontabile per gli appassionati.
Un ricordo toccante e nostalgico riguardo Schumacher è stato raccontato e svelato proprio da Mick, in un’intervista rilasciata ai canali ufficiali della scuderia Mercedes. Il giovane ha rivelato di lavorare al fianco di ingegneri che hanno avuto a che fare direttamente con il padre nella parte finale della sua carriera.
“Quello che apprezzo davvero nel lavorare con quegli ingegneri è che ti ascoltano con interesse e sincerità. La tua opinione conta e ti fanno sentire importante. Inoltre c’è un fattore emotivo particolare: molti di loro che sono qui in Mercedes lavoravano già ai tempi di mio padre, al suo fianco quando era alla guida”.
Schumacher jr. si è detto persino scioccato e sorpreso dagli scambi di comunicazione e dal botta e risposta continuo che in Mercedes avviene tra piloti e area meccanica: “Devo dire che è estremamente interessante ascoltare gli scambi di battute tra piloti e ingegneri durante la gara. Sono rimasto piuttosto scioccato in occasione del primo gran premio della stagione in Bahrain: non mi aspettavo la quantità di scambi di comunicazioni che avvengono”.
Vedremo allora se e quando toccherà di nuovo anche a Mick ascoltare queste comunicazioni in pista. Al momento è alquanto difficile prevederlo.
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