Addio Roma, l’annuncio scuote l’intero ambiente giallorosso e pone alcuni legittimi interrogativi
Manca poco più di un mese al termine di una stagione agonistica che potrebbe regalare grandi soddisfazioni a tutti i tifosi giallorossi. La Roma di Josè Mourinho, che grazie al successo contro l’Udinese ha consolidato il terzo posto in classifica, è in piena corsa per conquistare un posto in Champions League e in caso di rimonta contro il Feyenoord riuscirebbe a centrare l’accesso alle semifinali di Europa League.
Due traguardi difficili ma non impossibili allo stato attuale delle cose. Ma come un fulmine che squassa all’improvviso un cielo tutto sommato sereno, arriva la notizia che non ti aspetti.
Il presidente Dan Friedkin ha deciso di imprimere una svolta all’interno della società. Che si tratti di una vera e propria rivoluzione non è dato sapere con certezza, ma il munifico imprenditore americano ha voluto ancora una volta accelerare un processo di cambiamento già in atto da tempo.
In attesa che il futuro di Josè Mourinho si definisca, cosa che non accadrà prima del termine della stagione agonistica, il patron giallorosso ha preso una decisione molto importante in un’ottica strettamente aziendale. Attraverso uno stringato comunicato stampa pubblicato sugli account social del club, la Roma ha infatti comunicato l’interruzione “con effetto immediato” del rapporto con il CEO Piero Berardi.
Addio Roma, adesso è ufficiale: il ribaltone improvviso sorprende tutti
Il manager, arrivato in giallorosso poco meno di un anno e mezzo fa, era stato scelto e individuato per occuparsi in modo specifico dello sviluppo del progetto legato al nuovo stadio di proprietà che la Roma intende costruire nel popolare quartiere di Pietralata.
I Friedkin avevano puntato su Berardi in virtù delle sue competenze professionali di alto livello maturate soprattutto nel settore dell’automotive, esperienze che gli avevano consentito di acquisire la presidenza del gruppo Pirelli in Nord America dopo significativi passaggi con una presenza di primo piano in Fiat Chrsyler e Nissan.
Non si conoscono nei dettagli le ragioni di una rottura così immediata. Evidentemente la visione imprenditoriale dei Friedkin mal si conciliava con quella di Berardi. Nei prossimi giorni il presidente Friedkin, per il quale il progetto dello stadio non subirà alcun tipo di rallentamento, procederà alla nomina di un nuovo CEO. Vedremo se sarà una figura già impegnata nel calcio oppure proveniente da altri settori come accaduto con lo stesso Berardi.