I tifosi della Ferrari aspettano la riscossa ma intanto c’è attesa per una decisione che potrebbe cambiare tutto: ecco cosa potrebbe succedere
Un inizio di stagione così drammatico, sportivamente parlando non era atteso a Maranello. Perché le prove al simulatore avevano offerto un altro tipo di risposta e invece la classifica piange. E come se non bastassero i problemi interni, la penalizzazione Ferrari rimediata nel GP d’Australia con Carlos Sainz grida vendetta.
Una Rossa era già fuori, quella di Charles Leclerc che aveva commesso un errore in partenza ed è finito nella ghiaia. Ma lo spagnolo nel convulso finale stava lottando per il podio che sarebbe stato un premio importante nell’ennesimo weekend difficile. Invece dopo il contato con Fernando Alonso è stato punito e così ha chiuso di fatto al dodicesimo posto
Cinque secondi di penalità che hanno fatto tutta la differenza del mondo tra un buon piazzamento e un disastro. Fin da subito Sainz ha chiesto al team di intercedere per lui presso i commissari perché non era possibile essere penalizzato senza nemmeno essere stato ascoltato. Non è successo a Melbourne, ma la Ferrari ha comunque fatto ricorso che sarà discusso all’inizio della prossima settimana, molto probabilmente martedì 18 e in ogni caso prima di Baku
Penalizzazione Ferrari, possibile batosta: i precedenti sono terribili
La Ferrari ha fatto valere il diritto di revisione, per chiedere quindi ad una giuria indipendente di valutare se cambiare quello che è stato deciso in pista. Un caso previsto dal regolamento e che tutte le Scuderie possono utilizzare ma la storia recente del Mondiale di Formula 1 insegna che difficilmente una sentenza è ribaltata.
Lo sa bene ad esempio la stessa Ferrari che quattro anni fa lo aveva esercitato dopo i cinque secondi di penalità inflitti a Vettel in Canada per avere, secondo i commissari, tagliato una chicane apposta. In realtà le immagini sembravano scagionare il tedesco ma il reclamo non era stato accettato e così la sua vittoria si era trasformata in un secondo posto.
Due anni dopo ci aveva provato anche la Aston Martin, casualmente di nuovo con Vettel che aveva concluso la gara in Ungheria con benzina insufficiente. E nella stessa stagione la Mercedes in Brasile aveva contestato la mancata penalizzazione di Max Verstappen in gara per aver allargato la sua linea quando era stato attaccato all’esterno da Lewis Hamilton.
Ora tocca di nuovo alla Ferrari che però rischia seriamente l’ennesimo beffa stagionale. Se vorrà prendersi una rivincita con Leclerc e Sainz lo dovrà fare in pista, a cominciare dal GP dell’Azerbaigian a Baku.