In un’intervista a La Stampa, Jannik Sinner ha svelato un retroscena che riguarda il suo beniamino Zlatan Ibrahimovic
Jannik Sinner è di scena a Monaco per l’importante appuntamento del Masters 1000 di Montecarlo. Un torneo al quale l’altoatesino tiene molto e che può sperare di vincere visto il suo rendimento recente.
L’azzurro ha fin qui ben figurato in questi primi mesi del 2023 vincendo il titolo a Montpellier e arrivando in finale a Rotterdam e a Miami. In entrambe le occasioni, Jannik ha perso contro Daniil Medvedev, che alla fine si è rivelato più forte di lui, complice anche le battaglie nei turni precedenti che lo hanno affaticato e non poco .
Ad ogni modo, la sua crescita è ormai evidente e ciò fa ben sperare tutti i suoi tifosi in vista dei prossimi impegni nel quale Sinner è chiamato a confermarsi per migliorare una classifica che già da lunedì scorso lo vede nel suo best ranking in ottava posizione.
Gli allenamenti con Vagnozzi e Cahill stanno dando gli effetti sperati e ora ci si attende grandi cose da lui, anche se in fondo Jannik è un ragazzo come tanti altri, con i suoi pregi e difetti e anche le sue passioni.
Jannik Sinner e il libro di Zlatan Ibrahimovic
Una di queste è senz’altro il suo Milan, che segue fedelmente in ogni partita della stagione. In passato, abbiamo visto Sinner con Maldini, Tonali, dal quale peraltro ha ricevuto in dono la sua maglietta firmata (e il centrocampista una sua racchetta) durante una delle sue visite a Milanello.
Ma tra i suoi beniamini c’è anche Zlatan Ibrahimovic, condottiero del club rossonero che ha portato alla vittoria dello Scudetto dopo undici anni di astinenza. Il suo apporto, purtroppo, nella stagione in corso non si è potuto far sentire molto sul campo a causa dei vari infortuni, ma l’asso svedese si è rivelato un vero e proprio punto di riferimento all’interno dello spogliatoio per i tanti giovani calciatori che stanno condividendo con lui questi anni all’ombra della Madonnina.
Insegnamenti, i suoi, che Sinner ha tratto invece dal suo libro, come rivelato in un’intervista a La Stampa. “Non leggo tanto, sono lento – le sue parole –, ma il libro che ho finito più velocemente è stato quello di Ibrahimovic“.
Una lettura molto interessante nel quale viene raccontata anche una vicenda con l’ex difensore dell’Inter e dell Nazionale Marco Materazzi: “Il problema che aveva con Materazzi, il fatto che ha aspettato per anni per restituirgli un certo trattamento e l’ha mandato all’ospedale… L’esperienza negli Stati Uniti, i cambiamenti“. Tutte esperienze, queste, che hanno colpito molto il numero otto del mondo: “È un libro molto bello perché ti aiuta a comprendere come ragionano i campioni, ti dà un altro punto di vista” ha detto.