Periodo davvero complicato per un ex calciatore colpito da un grave lutto in famiglia
E’ un volto noto del calcio in tv. Si è ritirato nel 2014 quando indossava la maglia della Fiorentina dopo una ventina presenze in viola. Ha collezionato anche 35 presenze con l’Italia mancando però l’appuntamento ai Mondiali nel 2006, vinti dalla squadra guidata da Marcello Lippi.
Centrocampista a tutto tondo, è stato uno degli uomini simbolo del Milan con il quale ha totalizzato 489 partite in cui ha messo a segno 36 gol. In maglia rossonera ha vinto ben 12 trofei: quattro Scudetti, una Coppa Italia, due Supercoppe italiane, due Champions League, due Supercoppe europee e una Coppa del Mondo per club. Un palmares importante per il classe ’77 cresciuto nel Settore Giovanile del Cesena, e con un’esperienza di un anno (in prestito dal Milan nella stagione 1997-98) con la casacca del Vicenza.
Stiamo parlando di Massimo Ambrosini. L’ex calciatore è stato colpito nei giorni scorsi da un grave lutto per la scomparsa della madre, Paola Albertini, deceduta sabato sera a Pesaro. I funerali della donna si sono tenuti martedì 11 aprile nella chiesa del Cristo Re, nella cui parrocchia Ambrosini è cresciuto da piccolo prima di avviarsi alla carriera calcistica con la società Adriatico, di cui era dirigente il padre Guerrino.
Massimo Ambrosini, l’annuncio sulla malattia del figlio
La notizia della morte dell’amata madre arriva in un momento molto difficile per l’attuale commentatore tecnico di Dazn e Prime Video che, nei giorni scorsi, aveva annunciato anche la malattia del figlio più piccolo, Alessandro, cui è stato diagnosticato il diabete di tipo 1.
Ambrosini ha reso nota la malattia del figlio con un video sui social pubblicato a inizio marzo nel quale ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di cure e ricerche su una patologia che può avere conseguenze importanti sul benessere e la qualità di vita di chi ne soffre.
Il messaggio di Ambrosini è stato condiviso anche dalla Fondazione Italiana Diabete. Per sensibilizzare ulteriormente sulla malattia, Ambrosini ha corso recentemente la Milano Marathon per sostenere la Fondazione e rendere una nuova testimonianza sulle condizioni del figlio.
“Io, mia moglie e i parenti delle 200mila persone tra adulti e bambini che soffrono di questa malattia abbiamo la necessità e la volontà che si arrivi a una cura definitiva.” Queste le parole di Ambrosini alle quali non resta che unirsi in una speranza comune e condivisa.