Al termine della stagione ci saranno tanti cambiamenti in casa Juventus: i bianconeri si preparano a salutare un top player
La Juventus è in lotta per regalarsi qualche soddisfazione nella stagione più complicata da diversi anni a questa parte. Per i bianconeri la strada è ancora impervia. La risalita in campionato è stata fermata dalla sconfitta con la Lazio e la rimonta Champions resta difficile.
In un mese di aprile intensissimo, con ancora sei gare in calendario, i bianconeri si giocheranno punti fondamentali in classifica, l’accesso alla finale di Coppa Italia e quello alle semifinali di Europa League. Ma, come noto, non ci saranno soltanto i risultati del campo a parlare per il futuro.
La Juventus vuole confermarsi tra le grandi d’Europa e regalarsi (almeno) un trofeo dopo due anni di digiuno. Ma per gli uomini di Massimiliano Allegri, e per il tecnico stesso, notizie importanti dovranno arrivare anche dalla giustizia sportiva.
Il 19 aprile, il Collegio di garanzia del Coni deciderà sulla possibile restituzione dei 15 punti di penalizzazione ai bianconeri per il caso plusvalenze. Ma subito dopo potrebbero partire i deferimenti per la manovra stipendi. E l’Uefa, in ogni caso, potrebbe applicare al club sanzioni durissime anche senza sentenze sfavorevoli della giustizia sportiva nostrana.
Juventus, addio al top player: due motivi alla base della separazione
In bilico c’è dunque il futuro del club che, nel peggiore dei casi, potrebbe anche rischiare l’esclusione dalle competizioni Uefa, un’ipotesi al momento comunque molto remota. Un futuro che riguarderà anche la posizione dell’allenatore e quella di diversi giocatori. Uno dei quali sembra ormai sul piede d’addio.
E’ Dusan Vlahovic, in crisi realizzativa profondissima. Da metà febbraio ad oggi, un solo gol segnato, su rigore, con il Friburgo. La Juventus continua a puntare sul serbo, ma l’addio sembra stia maturando da entrambe le parti come soluzione più probabile.
Come scrive La Stampa, infatti, da un lato c’è il club che vuole sapere cosa il giocatore deciderà di fare. Dall’altro, lo stesso attaccante, che fatica a segnare e giocare come vorrebbe in questa squadra e che non vorrebbe rimanere nel caso in cui il club non partecipasse alle coppe europee.
A questo punto, la Juventus potrebbe accogliere favorevolmente una cessione per monetizzare, specialmente nel caso in cui l’uscita dall’Europa si confermasse effettivamente, per dare respiro alle casse societarie. Difficile comunque, al momento, rientrare del corposo investimento fatto l’anno scorso per prendere Vlahovic dalla Fiorentina con gli oltre 70 milioni pagati ai viola.
