Hamilton vuole centrare l’ottavo titolo della sua carriera e, all’orizzonte, si profila uno scenario clamoroso
Un sogno che nel corso del tempo si è trasformato in un’ossessione se non addirittura un tarlo in grado di consumare la serenità di un autentico fuoriclasse delle quattro ruote come Lewis Hamilton.
Il 38enne pilota inglese ha conquistato sette titoli mondiali, di cui ben sei alla guida della Mercedes, ma ha visto sfumare in extremis nel 2021, al termine di un epico e discusso duello con Max Verstappen, il più bello e agognato, quello che gli avrebbe consentito di superare Michael Schumacher nella classifica dei piloti più vincenti di sempre.
Il famigerato ottavo titolo iridato che anno dopo anno sembra allontanarsi sempre di più, tanto desiderato quanto sfuggente. Ma commetterebbe un grave errore chi fosse convinto che il fuoriclasse di Stevenage stia per alzare bandiera bianca. Hamilton, da autentico fenomeno e straordinario combattente qual è, è ancora convinto di poter centrare il traguardo più ambito di sempre. Magari non in questa stagione, in virtù della schiacciante superiorità di una Red Bull che sembra voler lasciare agli avversari a malapena le briciole.
Però si può immaginare che tra uno o due anni il team di Milton Keynes possa accusare qualche passaggio a vuoto, un intervallo di tempo sufficiente per tentare un assalto al titolo in piena regola con buone chance di riuscire a centrare l’obiettivo. Ma la notizia più affascinante, o per meglio dire l’indiscrezione più suggestiva, è la possibilità che questo serio tentativo Hamilton possa farlo non più alla guida delle Frecce d’Argento.
Ci potrebbe essere, infatti, la Ferrari nel destino del fuoriclasse inglese in una sorta di filo rosso che lega i due più grandi piloti della storia della Formula 1. Una storia meravigliosa, una di quelle che si tramandano ai posteri che, chissà, può davvero concretizzarsi.
Ne è fermamente convinto l’ex pilota inglese Martin Brundle secondo il quale l’ipotesi di approdare a Maranello stuzzica molto il sette volte campione del mondo. L’idea è la stessa che venne in mente a Schumi ormai più di un quarto di secolo fa: trasformare un team prestigioso ma in grande difficoltà come la Ferrari in una squadra vincente in grado di puntare al titolo e possibilmente di vincerlo.
Affinché tutto questo possa davvero avvenire c’è bisogno di una condizione fondamentale ovvero che Hamilton debba convincersi che la Ferrari possa diventare davvero un’ipotesi concreta: “Perché non vado a divertirmi lì se non riesco a vincere il mio ottavo o nono titolo ? – spiega Brundle – sono sicuro che questi pensieri frullano nella testa di Hamilton e che ne parlerà con il padre e il suo manager.”
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