Jelena Dokic è tornata a parlare degli abusi subiti da ragazza pubblicando due foto che mostrano i segni di quelle stesse violenze
A vederla giocare in quel modo era difficile immaginarsi cosa stava passando. Jelena Dokic è stata una delle migliori giocatrici della sua generazione ma nessuno sapeva davvero qual era la sua situazione in famiglia.
Il padre la seguiva nei suoi impegni da tennista professionista, ma soltanto parecchi anni dopo si venne a sapere che quella stessa figura, che avrebbe dovuto soltanto sostenerla e aiutarla come normalmente si fa con la propria figlia, in realtà, abusava di lei.
Una situazione gravissima che ha segnato profondamente la tennista e di cui tuttora ne porta i segni non tanto all’esterno ma nell’animo. Mesi fa ha raccontato persino di essere arrivata sul punto di suicidarsi, salvo poi ripensarci e iniziare una battaglia contro gli abusi domestici.
Come lei, purtroppo, in tante hanno vissuto e stanno tuttora vivendo, circostanze simili. Per questo, oggi, Jelena ritiene che sia molto importante parlarne, per far sì che tutte le donne non abbiano più vergogna di esporsi e denunciare questi fatti gravissimi.
Proprio in questi giorni, a margine di un evento dove si parlava del tema delle violenze in famiglia, Jelena ha voluto pubblicare un lungo e sentito post su Instagram, nel quale si legge una sua esperienza, avvalorata da due foto in cui aveva appena 17 anni – la stessa età che aveva quando raggiunse la semifinale di Wimbledon.
Nella foto si notano segni evidentissimi nella parte inferiore delle gambe.
“Tibie gonfie, contuse e sanguinanti per esser stata picchiata e presa a calci tutta la notte con scarpe affilate negli stinchi per aver perso un match – le sue parole – Queste immagini sono state scattate più di due settimane dopo e io ero ancora pesantemente ferita“.
“Ancora oggi ho gli stinchi sensibili per questo pestaggio – prosegue –. Da ogni ferita c’è una cicatrice e queste sono le mie. Sono sopravvissuta ma non tutte le donne e le ragazze lo sono o lo saranno. E questa è la triste realtà“.
Una situazione gravissima della quale, per l’ex campionessa australiana, bisogna parlare il più possibile per aiutare tutte le donne che soffrono per questi motivi: “Parlare di violenza domestica non è ricerca di attenzione. Donne e ragazze muoiono ogni giorno a causa di questo giudizio e vergogna. E quando succede, purtroppo, è troppo tardi“. E ancora: “Viviamo in una società che si vergogna e stigmatizza parlando di abusi e violenza domestica, ma poi ne piangiamo le uccisioni“.
Jelena Dokic, dal canto suo, si impegnerà a fondo per cercare di dare il proprio contributo a tutte coloro che ne hanno bisogno: “Non smetterò mai di combattere e parlare di questo problema, soprattutto per coloro che non possono e non hanno voce“.
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