Casey Stoner è passato dalle corse e le sfide con Valentino Rossi alla lotta contro una malattia che lo ha messo a dura prova.
Uno dei piloti più amati dai ducatisti, primo in grado di portare in alto il nome della Rossa nella MotoGP. Lui è Casey Stoner, campione iridato nel 2007 con la Ducati e nel 2011 con il team Honda HRC.
Nato il 16 ottobre del 1985, l’australiano trascorre l’infanzia nel suo Paese dividendosi tra dirt e short track dove ottiene tante vittorie. Nel 2000, a soli 15 anni, il salto in Europa, iniziando a gareggiare in pista in diverse categorie minori dove trova, peraltro, Dani Pedrosa e Toni Elias.
Nel 2001 arriva l’occasione nel Motomondiale da wild card. Poi, Lucio Cecchinello lo nota e decide di dargli una moto in 250 nella stagione successiva. Le cose non vanno benissimo in termini di risultati e, così, l’anno dopo, “retrocede” in 125, sempre con Cecchinello. In questa stagione, però, comincia a fare sul serio, trovando la sua prima vittoria nel Motomondiale.
Dopo una buona parentesi in KTM nel Mondiale 250, ancora Cecchinello decide di concedergli un’altra occasione, ma stavolta in MotoGP. Chiude la stagione in ottava posizione, ma ormai il suo talento è sotto gli occhi di tutti.
Casey Stoner, cosa fa oggi il due volte iridato
Ducati arriva per prima e si garantisce le sue prestazioni. Nel 2007, anche grazie ad una Desmosedici dominante, Casey si porta il suo primo titolo iridato al suo secondo anno nella classe regina. L’anno dopo resta con il team bolognese, ma alla fine la spunta Valentino Rossi al termine di una battaglia accesissima con Stoner. Memorabile il loro duello a Laguna Seca, con l’italiano che fu autore di uno dei sorpassi più memorabili della storia della MotoGP.
Il 2009 fu un anno difficile per Casey, che iniziò a soffrire di problemi di salute. Ciononostante, l’australiano riuscì a tornare sul tetto del mondo aggiudicandosi il titolo con Honda nel 2011 con 10 vittorie a referto. La stagione successiva, però, sarà l’ultima, segnata tra l’altro da un infortunio. E così chiude la sua carriera nel Motomondiale da due volte iridato.
Oggi, Stoner passa molto tempo in famiglia nella sua Australia, dove ogni tanto, come ha raccontato in alcune interviste, va a pescare oppure a giocare a golf. La malattia – la sindrome da stanchezza cronica diagnosticatagli nel 2018 – lo mette a dura prova, ma ciò non gli impedisce ogni tanto di andare a seguire da vicino i suoi ex colleghi.
L’anno scorso, ad esempio, ha visitato in un paio di occasioni il box Ducati per dare qualche consiglio a Pecco Bagnaia. Suggerimenti che, a giudicare da com’è andata e come ha ammesso lo stesso torinese, gli sono stati molto utili nel suo cammino verso il titolo iridato. Ma, d’altronde, se oggi la Ducati è così competitiva il merito è, quantomeno in parte, anche di Casey, primo pilota a far vincere un titolo al team di Borgo Panigale.