Nadal e Federer già dimenticati, Taylor Fritz si lascia andare a un paragone importante su un suo rivale
Dopo Indian Wells il circus del tennis mondiale si è spostato a Miami, per il secondo prestigioso Masters 1000 consecutivo negli Stati Uniti. Ci si arriva sulla scorta della grande vittoria di Carlos Alcaraz che in California ha battuto in semifinale il nostro Jannik Sinner e in finale il russo Daniil Medvedev.
Grazie a questo straordinario successo il giovanissimo talento spagnolo ha riconquistato lo scettro di numero uno del Ranking Atp, imponendosi sulla scena internazionale come il vero erede del suo connazionale Rafa Nadal.
Uno degli avversari più temibili che il talento di Murcia ha letteralmente spazzato via ai quarti di finale del torneo della Florida è il 25enne americano Taylor Fritz, attuale numero 10 del Ranking che nonostante giocasse in casa non ha avuto scampo contro Carlitos, a sua volta poi battuto in semifinale da uno strepitoso Jannik Sinner in tre set con il punteggio di 6-7 6-4 6-2.
Prima però dell’impresa di Sinner, tutto lasciava credere che Alcaraz fosse destinato a centrare la doppietta Indian Wells-Miami, il biglietto da visita ideale in vista della lunga stagione sulla terra rossa che avrà inizio la prossima settimana.
Un pronostico per molti scontato, anche per lo stesso Taylor Fritz, il quale, dopo la partita persa nettamente contro Alcaraz ha dichiarato di non aver mai visto giocare nessuno con l’intensità e la forza della spagnolo, lasciandosi andare anche a un confronto con i big del presente e del passato.
“Alcaraz è spaventoso, ha tutti i colpi, può giocare a rete o sfruttare il servizio e non ha punti deboli. Credo che neanche i Big Three erano così forti alla sua età“. I tre grandi sono ovviamente Nadal, Federer e Novak Djokovic al quale il governo americano ha impedito di partecipare a Indian Wells e Miami a causa della nota vicenda della vaccinazione anti-Covid.
Le parole di Fritz sono state poi “ridimensionate” da Jannik Sinner ora atteso dalla finale di Miami con Medvedev. La sensazione nel complesso è che quella tra i due ‘millenials‘ possa diventare presto una rivalità destinata a scrivere la storia del tennis mondiale, alla stregua di quanto avvenuto in passato con quelle dei Fab Four, nei quali va fatto rientrare anche Andy Murray.
Entrambi hanno tutto per poter dominare la scena internazionale nei prossimi anni: età, classe, talento e ambizione sono tutte dalla loro parte.
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