Carlos Alcaraz eliminato in semifinale a Miami contro Jannik Sinner, ma ciò non toglie i meriti che gli ha riconosciuto un altro rivale.
Alla fine è arrivata la sconfitta per Carlos Alcaraz, che fin qui era sembrato quasi imbattibile. A porre fine al suo percorso a Miami è stato l’azzurro Jannik Sinner che, dopo essersi lasciato sfuggire il primo set al tie break, è stato bravo a recuperare e a far valere il suo gioco ai danni dello spagnolo.
Il match si è quindi chiuso al terzo set in favore dell’altoatesino, ma ciò non toglie quanto fatto finora da Carlitos, che nelle partite precedenti non era mai arrivato al terzo. Prima Bagnis, poi Lajovic, Tommy Paul e infine Taylor Fritz, uno dopo l’altro, sono stati costretti a cedere al passo del 19enne di Murcia, che si è espresso su altissimi livelli.
Del resto, non è un caso che abbia battuto ogni record di precocità per quanto riguarda la conquista della prima posizione del ranking, al quale è tornato nelle scorse settimane con la vittoria di Indian Wells. Primato che, a detta di molti, è super meritato per quanto sta facendo vedere in campo.
Carlos Alcaraz, il rivale non ha dubbi: coinvolti Federer, Nadal e Djokovic
La pensa cosi anche uno degli sconfitti “di lusso” a Miami ovvero Taylor Fritz. Dopo aver perso in maniera netta ai quarti di finale, il tennista americano ha voluto riconoscere i meriti di quello che, ad oggi, è il più giovane numero uno della storia del tennis nell’era Open. “L’ho detto già un anno fa – dice il californiano –, per quanto è giovane, Carlos ha tutti i colpi e può fare quello che vuole. Può andare a rete, giocare la palla corta, ti supera con il lob, è veloce, è molto forte fisicamente, il suo diritto è ottimo e lo è anche il suo rovescio“.
Insomma, un vero e proprio decalogo del repertorio del giovane tennista di Murcia da parte di Fritz, che con Alcaraz non ha avuto mai modo di poter dire la sua nel match. Un 6-4 6-2 che non ammette repliche, con lo statunitense che non cerca giustificazioni, anzi. “È assurdo vedere un tennis così sviluppato e completo in qualcuno così giovane” ha detto. E ancora: “Può giocare in così tanti modi, può decidere e variare la sua tattica in base agli avversari che ha di fronte perché possiede tutte le armi possibili“.
Per Fritz, questi da lui elencati, sono tutti motivi che lo portano a pensare che Alcaraz sia persino meglio dei Big Three ovvero Djokovic, Nadal e Federer a parità di età. “Nessuno di questi ragazzi aveva queste qualità alla sua età. Quando ho giocato contro di loro, mi sembrava di avere più tempo per respirare rispetto al match con Carlos. Sono stili di gioco diversi” ha poi aggiunto Taylor.