Lo spagnolo Carlos Alcaraz fa parlare di sé anche per le sue piccole manie da campione in erba. Un rito lo contraddistingue prima dei match
Diciannove anni ed un talento da vendere. Chi si intende di tennis fin da subito si era accorto di quanto Carlos Alcaraz fosse un giocatore di primissimo livello. Un talento assoluto sbocciato prestissimo e già vincitore di tornei importanti.
Lo spagnolo classe 2003 non a caso è attualmente il numero 1 del ranking ATP. Il tennista internazionale di maggior classe e spessore, una sorta di erede del grande Rafa Nadal, che però sembra aver preso il meglio anche da altri campioni della generazione precedente.
La speranza dei tifosi italiani è che il nostro gioiello Jannik Sinner, di due anni più grande, possa battersi con Alcaraz agli stessi livelli e in tornei ad altissimo livello. Ma al momento pare che lo spagnolo sia già più pronto e continuo dell’altoatesino.
Alcaraz oltre al talento assoluto è padrone di uno spirito combattivo e battagliero, che per l’appunto ricorda da vicino quello del grande predecessore Nadal. Non a caso, in un’intervista a Marca, ha svelato un suo piccolo segreto.
Carlos Alcaraz, un rito prima dei match
Per caricarsi prima dei match, Alcaraz ascolta alcuni brani motivanti. Una canzone in particolare: Eye of the Tiger, lo storico pezzo anni ’80 del gruppo rock Survivor. Tra l’altro tale brano fa parte della colonna sonora di Rocky III, uno dei film della storica saga del pugile italo-americano interpretato da Sylvester Stallone.
Alcaraz ha così rivelato questa sua preparazione emotiva specifica: “Mi ricordo bene di tutti i film della saga di Rocky con Stallone. In particolare di tutte le canzoni. Ogni giorno, prima delle partite, le ascolto: sul pullman metto tre canzoni di Rocky, in particolare Eye of the Tiger“. Effettivamente il pezzo che fa parte del film Rocky III eseguito dai Survivor è considerato da sempre una cult in grado di ispirare grinta e combattività, grazie al leggendario riff iniziale di chitarra.
Il testo di Eye of the Tiger tratta della vita di ogni tipo di lottatore di strada, invita a rialzarsi dopo la solitudine passata e a credere in se stessi con gli “occhi della tigre“. Gli stessi che Alcaraz sembra riuscire a mostrare durante i suoi match. Evidentemente la scelta della musica funziona considerati i risultati raggiunti dal talento murciano nell’ultimo anno, nel quale è riuscito a ottenere per ben due volte la vetta del ranking Atp.