La campionessa, attualmente ferma ai box, ha dichiarato di voler tornare a giocare al più presto: l’ambizione è rimasta intatta
Sette titoli WTA su dodici finali disputate. Quattro prove del Grande Slam messe in bacheca. Prima asiatica a potersi fregiare del titolo di numero 1 del circuito WTA e atleta donna più pagata di sempre dal 2019 al 2022. La carriera della campionessa è un biglietto da visita che non può essere ignorato dalla storia del tennis. Un’elite ristretta nella quale la giapponese occupa un posto di assoluto rilievo.
Stiamo parlando ovviamente di Naomi Osaka, la campionessa ex numero uno del mondo che ha fatto parlar di sè, oltre che per le imprese sportive, anche per due accadimenti a loro modo contrastanti. Il primo, emerso grazie all’ammissione della stessa sportiva, sono gli stati d’ansia e depressione che l’hanno attanagliata per lo meno dal giugno 2021, quando, in concomitanza col Roland Garros, ha dichiarato al mondo intero la sua precaria condizione psichica.
Che ovviamente si rifletteva anche in campo. Il secondo è stata la lieta notizia della gravidanza che l’ha allontanata forzatamente dai campi di gioco per tutto il 2023. Osaka però è decisa più che mai a riprendere il filo del discorso interrotto qualche tempo fa: la campionessa giapponese è pronta a dar battaglia alle rivali.
L’annuncio di Naomi Osaka: ecco quando tornerà
“La mia gravidanza? È una specie di pausa…Ho sicuramente intenzione di tornare, mi sento ancora molto competitiva e voglio davvero vincere ancora degli Slam“, ha dichiarato la tennista alla testata WBS.
La giapponese ha poi confermato l’intenzione di rientrare, ovviamente con propositi di successo, già per gli Australian Open del 2024, ovvero tra poco meno di un anno, il prossimo gennaio. Osaka spera in cuor suo di ripercorrere le orme di Kim Clijsters, la campionessa belga che, dopo aver messo al mondo la sua primogenita Jada Elly nel 2008, è tornata nel circuito riuscendo poi, nel prosieguo della sua carriera, a vincere altri due titoli Slam in singolare. Clijsters trionfò infatti nel 2009 e nel 2010 agli US Open, stupendo l’intero mondo del tennis.
Riuscirà Osaka a tornare competitiva ai massimi livelli? Solo il tempo darà la sua sentenza. La sensazione tra gli addetti ai lavori è che l’ostacolo più grande non debba necessariamente essere il recupero fisico dopo il parto, quanto l’assenza di tutti quei disagi psicologici, tra l’altro affatto rari nel tennis professionistico del nuovo millennio, che tanto hanno già condizionato il suo rendimento da quel giugno 2021.
