Holger Rune “chiama” Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: il talento danese non ha dubbi su cosa riserverà il futuro a lui e ai suoi colleghi
Holger Rune è la giovane promessa del tennis danese su cui iniziano a puntare in molti. Il suo talento è indiscutibile e a soli 19 anni è riuscito a battere Novak Djokovic portandosi a casa un titolo Masters a Parigi-Bercy nell’edizione dello scorso anno.
Il suo problema principale, ad oggi, è un po’ il suo carattere, emotivo e talvolta sopra le righe come uno dei suoi più grandi estimatori Nick Kyrgios. Quest’ultimo, peraltro, non molto tempo fa, ha lanciato la proposta di giocare un doppio insieme e, dunque, prima o poi, potrebbe esserci l’occasione.
Nel frattempo, l’australiano è out per un infortunio al ginocchio, mentre Rune sta cercando di arrivare il più avanti possibile a Miami, secondo appuntamento del Sunshine Double. A Indian Wells, invece, aveva pagato proprio la sua emotività, che non gli ha permesso di vincere contro Stan Wawrinka uscendo dal torneo appena al secondo turno.
Per il momento, il suo miglior risultato di questi primi mesi del 2023 lo ha raggiunto ad Acapulco, dove si è spinto fino in semifinale. Tuttavia, la stagione è lunga e può ancora migliorarsi. Del resto, è questo il suo obiettivo principale, tanto da voler diventare uno dei tennisti più forti in circolazione.
In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Rune ha parlato del suo carattere, che spesso lo ha portato a discutere con qualche collega. “Qualche volta succede, ma non così spesso. Capisco che a volte sono un po’ troppo sanguigno – dice -, ma è solo perché ho una passione incredibile“. E ancora: “Ci metto l’anima e commetto qualche peccato dovuto alla mia irruenza, alla giovane età. Sto cercando di migliorare“.
Holger è quindi consapevole dei suoi “difetti” da questo punto di vista, ma se saprà limarli come dice, allora potrà ambire ad una carriera ricca di successi. Carlos Alcaraz, intanto, ha bruciato le tappe conquistando per la seconda volta la vetta del ranking Atp ai danni di Djokovic. Ma su questo, il danese sembra non farsi particolari problemi: “Se lo è meritato, ma non vivo il tennis come una competizione tra noi due. Cerco di essere concentrato sul mio percorso, provando a imparare qualcosa ogni volta che affronto un avversario“.
Carlos, sicuramente, sarà uno dei principali protagonisti del tennis in futuro, ma Rune non vuole certo essere da meno, tanto da considerarsi tra i Big Three insieme anche a Jannik Sinner. “Uno del trio spero id essere io, poi Alcaraz, che ha già dimostrato di saper vincere gli Slam, e infine Sinner. Sembra sia sul tour da una vita ma ha appena 21 anni, e ogni volta che gioca mostra miglioramenti” ha detto.
Certo non sarà facile raccogliere l’eredità di Nole, Rafa e Roger, ma Rune, almeno per il momento, non sembra esserne intimorito.
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