Tennis, tra i tanti giovani talenti in giro per il mondo ce n’è uno che spicca a soli 12 anni. Il motivo è ben preciso
Al momento le attenzioni degli appassionati di tennis sono tutte rivolte a Miami, dove si sta svolgendo l’importante evento che mette 1000 punti in palio per i vincitori. Uno degli appuntamenti più attesi della stagione che ogni anno vede la partecipazione di tutti i principali protagonisti del maschile e femminile.
Ci sono Alcaraz, Rybakina, Sabalenka, Medvedev, Tsitsipas e anche il nostro Jannik Sinner ancora in corsa per la vittoria del titolo, ma, sempre dagli Stati Uniti, arriva il video di un nuovo giovanissimo talento del tennis.
A soli 12 anni, i suoi social contano migliaia di followers. Per non parlare dei video, che raggiungono numeri di visualizzazioni ancora più elevati. E il motivo non è da ricondursi al solo fatto che alla sua età si sia meritato i complimenti da parte di diversi addetti ai lavori che lo seguono da vicino, bensì per una sua caratteristica tecnica molto peculiare.
Il suo nome è Teodor Davidov e, molto probabilmente, ne sentiremo parlare ancora di più tra qualche anno, quando sarà pronto per il suo ingresso tra i professionisti.
In particolare, il 12enne di origine bulgare ma che ormai da tempo vive negli States si è guadagnato la fama internazionale per il gioco da ambidestro, nel senso che, a seconda della traiettoria della pallina, lui si passa la racchetta da una mano all’altra e colpisce.
Insomma, se la palla gli arriva a sinistra allora la colpirà con un dritto di sinistro e se gli arriva a destra, allora la prenderà di destro. Ma anche il suo rovescio, garantisce il padre, nonché allenatore, Kalin Davidov, non sarebbe affatto male.
Ci sarebbe, però, un problema, che è quello che, in caso di scambi repentini, il cambio mano potrebbe rallentarlo nelle risposte. Ma il padre, anche in questo caso, garantisce per lui. “In effetti le persone che lo conoscono bene, e lo hanno visto giocare sul cemento contro giocatori più anziani – ha detto in un’intervista a Tennis Majors –, hanno notato che più veloce è il ritmo, più gli piace e meglio si comporta“. Perciò, in sostanza: “Se la palla arriva più veloce, sarà effettivamente a suo vantaggio. Ha trovato il suo modo di cambiare mano e si è rivelato piuttosto efficiente” ha poi aggiunto papà Kalin.
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