La Formula 1 si avvia ad un altro weekend con la Red Bull grande protagonista, eppure qualcuno è riuscito a battere Max Verstappen
Che cosa serve a questa Formula 1 per essere commercialmente forte? Circuiti nuovi andando a toccare mercati o città finora inesplorate e infatti Liberty Media ogni anno inaugura Gran Premi nuovi. Ma anche più spettacolo in pista ma con Max Verstappen e più in generale questa Red Bull appare difficile.
Le due gare stagionali hanno confermato quelli che erano i sospetti, o forse anche solo i timori degli addetti ai lavori. Al momento il divario tra il team campione del mondo e gli altri, Aston Martin compresa (alla luce dei due terzi posti di Fernando Alonso) è nettissimo. E anche quando il team di Brackley per le note vicende legate al budget cap non potrà più portare aggiornamenti, sarà complicato per gli altri rimontare
Una nuova risposta arriverà il prossimo fine settimane con il Gran Premio d’Australia sul circuito cittadino di Melbourne. Un anno fa per la Ferrari fu una gara agrodolce, con il trionfo di Charles Leclerc ma anche il ritiro quasi immediato di Carlos Sainz che commise un errore. Ma oggi sembra complicato immaginare di non vedere una Red Bull in pole e due monoposto austriache sul podio domenica (via alle 7 italiane).
Eppure, per quanto suoni strano, l’imbattibile campione del mondo per una volta ha dovuto chinare il capo incassando una sonora sconfitta: perché sulla sua strada ha trovato un rivale molto agguerrito e soprattutto molto forte che è riuscito a batterlo.
Max Verstappen incassa un durissimo colpo: c’è lo stop definitivo
La Formula 1 c’entra, ma solo fino ad un certo punto. Perché sfruttando la sua enorme popolarità, che i due titoli 2021 e 2022 hanno amplificato in tutto il mondo, Max Verstappen aveva programmato tutto per un grande lancio. Quello della sua linea di abbigliamento che aveva già anche un nome ufficiale, ‘Max 1’.
L’idesa era quella di copiare Lewis Hamilton così come altri grandi dello sport che hanno una loro linea personalizzata di merchandising. Ma per ora resterà tale perché è arrivato uno stop clamoroso. Tutta colpa della Nike che ha subito fatto opposizione al marchio: ‘Max 1’ come nome sarebbe infatti troppo simile a ‘Air Max’, una delle linee più celebri del colosso made in Oregon.
Come racconta il sito olandese “De Limburger”, Nike si è fatta valere cercando di dimostrare che Verstappen volesse sfruttare questa assonanza per vendere ancora di più. E ha vinto la battaglia legale, perché l’ufficio che tutela la concorrenza nei Paesi del Benelux si è espresso in favore dell’azienda americana.
Se è vero che i nomi sono diversi, l’idea sembra molto simile, così come lo spazio nei loghi. E soprattutto quello che colpisce di primo acchito è la parola MAX. Così Verstappen dovrà cambiare idea e soprattutto marchio.
