Addio padel: è arrivata anche la mania per il pickleball, altra disciplina che deriva dal tennis e che sta spopolando soprattutto negli USA.
Il Tennis è uno degli sport più antichi del mondo. Le sue origini risalgono al Medioevo, quando si giocava a pallacorda, e da lì si sviluppò sempre di più arrivando alla forma definitiva che tutti conosciamo oggi.
E così siamo giunti in un momento in cui si stanno vedendo cose che fino a qualche anno fa erano difficilmente immaginabili. Merito dei suoi interpreti principali che ne hanno riscritto la storia a suon di record. Roger Federer, Novak Djokovic, Rafa Nadal, Serena Williams i campionissimi che più si sono contraddistinti sul rettangolo di gioco negli ultimi vent’anni. Ma, contestualmente, lontano dai campi di gioco “tradizionali” sono emerse due discipline in particolare che affondano le radici proprio nel tennis.
Si tratta del padel e del pickleball. Il primo è ormai una realtà ben consolidata, ancora in espansione come stiamo vedendo in Italia dove proliferano impianti dedicati e con un tour mondiale tutto suo dove competono i migliori giocatori di tutto il mondo.
Il secondo, invece, al momento sta spopolando soprattutto negli Stati Uniti – ha comunque una Federazione internazionale che conta anche tanti altri paesi iscritti (compresa l’Italia) oltre agli USA – e, un po’ come successo al padel, ha ottenuto consensi anche tra ex tennisti, sportivi, vip dello spettacolo e persino tra gli imprenditori più famosi del mondo.
Il pickleball è un po’ una via di mezzo tra tennis e padel che si gioca su un campo da badminton ma con la rete abbassata come nel tennis. Inoltre, non ha le barriere che caratterizza il padel, mentre le racchette sono simili alle pale da padel. Si può giocare in singolo o in doppio e vince chi raggiunge un tot di punti (11, 15 o 21).
Per quanto riguarda le regole, di base, sono simili a quelle del tennis e del padel, ma ci sono alcune importanti differenze. Come quella che, in caso di servizio sbagliato, il punto va direttamente all’avversario nel singolo, mentre nel doppio a ripetere la battuta sarà il compagno di squadra.
Poi, c’è anche la cosiddetta “area kitchen“, la porzione di campo sottorete in cui non si può rispondere al volo e nemmeno far cascare la pallina con il servizio (in questo caso valgono le suddette regole del servizio). Un’altra importante differenza è quella che riguarda le palline, che sono più leggere e in plastica.
I motivi del suo successo sono un po’ quelli che hanno contribuito a rendere il padel uno sport mondiale: facilità di gioco e velocità d’azione principalmente, ma anche un buon modo per mantenersi in forma divertendosi.
E questo lo sa bene anche il multimilionario Bill Gates, appassionato di lunga data. Oltre a lui, poi, non ha saputo resistervi neanche la star NBA LeBron James, che vi ha investito creando un suo team della Major League. Tra i cestisti ci ha giocato poi anche Kevin Durant, mentre tra gli ex tennisti troviamo Andy Roddick, John McEnroe e Andre Agassi.
Sinner, l'incredibile racconto ha lasciato tutti a bocca aperta: non lo fa nessuno, lui è…
Il Mondiale di Formula 1 mette i sigilli ad Abu Dhabi e un nome storico…
Jose Mourinho ha parlato del suo rapporto con la Roma e del legame viscerale che…
Tennis, gli shorts da bollino rosso avvolgono le sue curve esplosive in maniera impeccabile: un…
Jannik Sinner continua nella sua ascesa incredibile nel tennis che conta, togliendosi anche una soddisfazione…
Novak Djokovic è ancora il tennista numero uno al mondo ma c'è la sensazione che…