Tennis, la giocatrice torna sulla sua decisione di non stringere la mano alle avversarie russe e bielorusse.
Da oltre un anno l’Ucraina è afflitta dalla guerra con la Russia portando con sé tutta una serie di conseguenze indirette che hanno finito anche per intaccare lo sport. Nel calcio, ad esempio, le squadre russe e bielorusse sono state escluse dalle coppe europee, mentre in altre discipline gli atleti delle stesse nazionalità possono continuare a giocare ma senza bandiera. Ed è così anche nel tennis dove, però, non mancano polemiche a riguardo.
Tra le giocatrici che più si esposta in merito troviamo Marta Kostyuk, tennista ucraina n. 38 del mondo, che in più di un’occasione ha fatto sentire la sua voce sia per iniziative in favore dei suoi connazionali, che esponendo la sua posizione contraria sulla decisione della Wta di permettere alle giocatrici russe e bielorusse di partecipare ai vari tornei della stagione.
Oltre alle parole, però, Kostyuk agisce anche con i fatti e le immagini di lei che non stringe la mano ad Anastasia Potapova a Miami al termine del loro incontro hanno fatto il giro del mondo. Ma questa non è la prima e unica volta che l’ucraina si rifiuta di salutare le avversarie “nemiche”, a prescindere dal loro pensiero sulla guerra.
“Non le saluto, ma non ho mai detto loro nulla di negativo, né le ho mai attaccate di persona – riporta il Daily Mail –. Probabilmente mi odiano solo perché mi trovo qui, non so davvero perché sono accusata ingiustamente“. E ancora: “Ovviamente c’è tensione: non siamo amiche, noi siamo in guerra con loro“.
Una presa di posizione netta, questa di Kostyuk, che non digerisce neanche come la Wta stia gestendo la situazione. Lei, del resto, vorrebbe che le tenniste russe e bielorusse fossero escluse da tutte le competizioni del circuito e, di recente, insieme alle sue colleghe connazionali, avrebbe richiesto un incontro con l’associazione che, però, non avrebbe mai risposto.
“L’abbiamo richiesto più volte, ma abbiamo ottenuto solo silenzio. Ci sono molte cose che non mi piacciono nel modo in cui la Wta sta gestendo la situazione” ha detto.
La situazione è quindi delicata, tra chi sarebbe per l’esclusione degli atleti russi e bielorussi e chi, al contrario, è a favore della strada già intrapresa. Tuttavia, nei giorni scorsi è emersa una terza opzione avanzata dal Comitato Olimpico Nazionale ucraino che, secondo Supertennis, avrebbe invitato tutti i suoi atleti a non partecipare agli eventi dove sono presenti anche russi e bielorussi.
Una proposta di boicottaggio che, però, non vede d’accordo la Federazione tennistica del Paese. “Se russi e bielorussi sono autorizzati a competere, allora bisogna affrontarli e batterli, non evitarli – la lettera firmata dal presidente Lagur e da diversi giocatori –. Proprio come fanno i nostri figli e le nostre figlie al fronte, e come fanno i cittadini consapevoli, ognuno al suo posto“.
“La nostra posizione è continuare a partecipare alle competizioni internazionali, intensificando la lotta per la sospensione dei russi e dei bielorussi – conclude –. Dobbiamo promuovere le nostre idee e i nostri valori comuni e aiutare le forze armate“.
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