Zlatan Ibrahimovic, la notizia è ufficiale ed ha del clamoroso: una brutta botta per i tifosi dell’attaccante svedese
Chiamatelo pure mister scudetto Zlatan Ibrahimovic. Una sorta di Re Mida dei titoli nazionali, ben 12 conquistati dallo svedese, divisi tra cinque nazioni. Cinque campionati italiani, una Liga spagnola, quattro Ligue One e due Eredivisie, il massimo campionato olandese.
Il dato eclatante è però un altro; dal 2001 in poi, solo in tre stagioni non ha vinto il titolo, nel 201172012, nel 2016/2017 e nel 2020/2021. Se, invece, contiamo il suo palmares completo, beh, i trofei in bacheca sono ben 33, un numero davvero impressionante che lo piazzano di diritto tra i calciatori più titolati in attività e non solo.
Tornato in campo dopo un lungo infortunio, con la maglia rossonera ha anche segnato alla prima occasione utile da titolare, seppur su un calcio di rigore che non è servito al Milan ad evitare la sconfitta contro l’Udinese. Una rete, però, che gli ha permesso di stabilire l’ennesimo record di una carriera brillante.
Con i suoi 41 anni e 166 giorni, infatti, è diventato il calciatore più “anziano” a timbrare il cartellino in Serie A, superando in questa speciale classifica Alessandro Costacurta, fermo a 41 anni e 25 giorni.
Ibrahimovic, il record conquistato e poi scippato: che beffa
Il ritorno dall’infortunio gli ha permesso anche di ritrovare la maglia della Svezia. Convocato in nazionale dopo una lunghissima assenza, oltre un anno, è sceso in campo nei minuti finali della gara disputata contro il Belgio e finita con la netta vittoria dei Diavoli Rossi, con Lukaku che ha timbrato il cartellino in tre occasioni, risultando determinante nel 3-0 finale.
Ibra, però, al suo ingresso in campo al minuto 73 della gara, ha stabilito un nuovo record. Con i suoi 41 anni, 5 mesi e 21 giorni, infatti, è diventato il calciatore più anziano a giocare una gara valida per le qualificazioni europee, superando il record di Dino Zoff.
Nemmeno il tempo di registrare questo primato, però, che è già svanito. Merito – o colpa, fate voi – di Lee Casciaro, calciatore della piccola Gibilterra, entrato in campo a cinque minuti dal termine della gara disputata contro la Grecia. Il Ct Ribas ha schierato il suo “uomo dei record”, più grande di Ibra di appena cinque giorni che ha già abbondantemente un posto nella storia calcistica del suo Paese.
Casciaro, che lavora come poliziotto, è stato infatti l’autore del primo gol di Gibilterra in una gara valida per le qualificazioni agli Europei; era il 2015 e la piccola Nazione sfidava nell’occasione la Scozia. Ed anche il suo palmares non ha nulla da invidiare a quello di Ibra, considerati i 56 trofei vinti in carriera.
Ibrahimovic, dalla Svezia al Milan: i prossimi impegni di Zlatan
Chissà come l’avrà presa Ibrahimovic; di certo proverà sicuramente a stabilire nuovamente questo primato, magari scendendo in campo lunedì contro l’Azerbaigan, una sfida di certo alla portata della Svezia e già decisiva dopo la sconfitta nella gara d’esordio.
Magari Ibra potrà puntare anche al gol vista la caratura dell’avversario, prima di tornare in Italia e rituffarsi anima e corpo nel Milan, atteso dalla tripla sfida contro il Napoli tra Serie A e – soprattutto – quarti di Champions League.