Flavia Pennetta ha parlato del momento no di Matteo Berrettini. Per l’ex tennista “Il problema è sempre lo stesso”.
Una delle più forti tenniste italiane di sempre. Flavia Pennetta ha rappresentato tanto per lo sport del nostro Paese in generale. Gli 11 titoli in bacheca, di cui quello storico trionfo agli US Open del 2015, l’hanno resa una leggenda vivente del nostro tennis che merita di essere celebrata per ciò che ha dato e fatto sul campo.
Oggi, è una vita ben diversa, la sua, più incentrata su famiglia e figli, nati dalla relazione con Fabio Fognini. Il sanremese viaggia ancora in giro per il mondo a caccia di risultati, mentre per lei quel tempo è passato, limitandosi a fare il tifo per il marito da lontano e, quando può, dagli spalti. Ma Fabio non è l’unico che segue, anche perché quello attuale è un periodo in cui ci sono grandi aspettative sui principali protagonisti del nostro tennis. Lo sa bene Berrettini, ad esempio, che non sta vivendo un buon momento. Ed è anche di lui che Flavia ha parlato in un’intervista a Fanpage.it.
Berrettini, Flavia Pennetta: “Il problema è sempre lo stesso”
In questo inizio di 2023, Matteo ha raggiunto uno dei punti più bassi della sua carriera rimediando 4 sconfitte su 8 match disputati. Sconfitte che, però, sono arrivate contro avversari molto meno quotati di lui.
Esemplificativa, a tal proposito, è quella con Shevchenko al Challenger di Phoenix dove ad un certo punto dell’incontro ha urlato “Portatemi via dal campo! Sono inguardabile!“. Parole, queste, dovute a tutta la frustrazione accumulata in queste settimane tra crisi di rendimento e critiche per le vicende extra tennistiche che lo hanno riguardato nell’ultimo periodo.
“Sicuramente tutte le critiche che ci sono trovano il tempo di un giorno e poi spariscono” ha detto l’ex numero 6 del mondo sull’argomento. “Noi atleti siamo consapevoli che non si può essere sempre al 100%” mentre “la gente non comprende che per noi è un lavoro e siamo i primi a volerlo fare bene“. E alla fine sono sempre loro a soffrire di queste situazioni: “Quando andiamo in difficoltà lo percepiamo e chi soffre realmente è il giocatore, anche se siamo abituati ad essere messi sotto torchio“.
“Il problema – dice Pennetta – è sempre lo stesso: quando uno inizia a vincere, la gente si entusiasma e dà quasi per scontato che tutto sia dovuto. Ma non è così, perché il tennis è uno sport durissimo. Ti fermi due mesi, se va bene, ed essere sempre costanti non è facile“. E ancora: “Le parole fanno male, lo dico per esperienza personale. Ti senti accusato, ti vengono dette parole pesantissime perché poi la gente esagera e va fuori di testa. Devi imparare a farti scivolare tutto addosso“.
L’opinione su Matteo
Dopodiché, Flavia offre il suo personale punto di vista circa la situazione di Berrettini. “Ogni situazione è diversa. Per me può essere un periodo, sono cicli, ci sono periodi in cui tutto funziona per il meglio e momenti in cui perdi un po’ di sicurezza e deve ritrovare i ritmi“.
“Lui si è fatto anche male la scorsa stagione – ricorda –. Sono pochi quelli che tornano e vincono. Ecco, Nadal, Nole e Federer all’epoca. Noi siamo buonissimi giocatori, ma i fenomeni sono altri e sono quelli che fanno la differenza. Come Serena Williams“.
Altra sconfitta all’esordio
Tutte le difficoltà di Berrettini si sono riviste anche in occasione del suo match d’esordio nel Masters 1000 di Miami. L’azzurro non è riuscito a superare McDonald in una partita che lo ha sì visto uscire sconfitto dal campo, ma che ha comunque dato qualche piccolo segnale di ripresa. Il risultato – 7-6 7-6 – conferma che Matteo ha lottato, sfruttando quelle che sono le sue armi migliori. Ha pagato, invece, qualche scelta sbagliata nei momenti clou del match, sintomo che ancora deve ritrovare quella fiducia che lo ha portato a giocarsi una finale Slam.