L’autorevolezza con la quale Carlos Alcaraz è rientrato al vertice del tennis dopo una assenza per infortunio ha convinto tutti, anche i suoi avversari
Il ritorno in campo e alla vittoria di Carlos Alcaraz ha scatenato le opinioni non solo di analisti, opinionisti e addetti ai lavori. Ma anche dei giocatori ATP, molto impressionati dalla straordinaria e autorevolissima vittoria dello spagnolo a Indian Wells.
Tra i giocatori che hanno espresso un parere lungimirante che riguarda Alcaraz, anche Andy Murray, in torneo a Miami ma subito fuori al primo turno in due set contro il serbo Dusan Lajovic. L’ex numero uno ha detto che Carlos Alcaraz ha tutti gli attributi per rimanere ai vertici del tennis maschile per tutto il tempo che vuole e spera che lo spagnolo si mantenga abbastanza in forma per continuare a giocare con lo stile che lo ha spinto a la vetta della classifica. E dunque senza snaturarsi…
Alcaraz, il giudizio di Murray
Con la vittoria agli US Open a settembre Alcaraz ed è diventato il giocatore più giovane a raggiungere la vetta della classifica mondiale. A soli 19 anni.
Ora, dopo i problemi fisici che lo hanno messo fuori causa al Paris Masters e agli Australian Open, lo spagnolo sembra essere tornato a livelli di eccellenza assoluta. L’autorevolezza con la quale ha regolato in finale un Medvedev che arrivava da 19 vittorie consecutive è stata estremamente convincente. Anche se il russo era reduce da un infortunio alla gamba che non gli impedisce comunque di essere in campo a Miami.
“Alcaraz non ha punti deboli”
Andy Murray su Alcaraz esprime un giudizio entusiasta: “In questo momento non ha punti deboli e continua a migliorare. Ha un gioco eccellente, un gioco a tutto tondo che penso si traduca bene su tutte le superfici. Non è il ragazzo più alto, forse nemmeno quello più potente. Ma può servire alla grande. Anche su questo da un punto di vista fisico sta crescendo moltissimo. Ha un motore incredibile, è un grande atleta. Ha molta varietà. E poi sa come ricevere, studia i suoi avversari e li interpreta in modo estremamente efficace. Questo è uno degli aspetti che mi piacciono di più. Spero che mantenga queste qualità”.
Un gioco emozionante
Murray si dice convinto che il percorso di crescita di Alcaraz sia solo all’inizio: “So per esperienza che è un po’ più facile giocare in quel modo quando hai 18 o 19 anni e non hai a che fare con infortuni che ti lasicano tessuto cicatriziale nei muscoli. Ma sono convinto che saprà adattarsi. Spero continui così perché è emozionante da guardare”.
Un giornalista gli chiede se anche lui tra qualche anno potrà arrivare a più di venti slam in carriera: “Adesso tutti si aspettano questa impresa da chiunque si affacci al vertice. Ma non dobbiamo sovraccaricare Alcaraz di troppe aspettative. Credo sia una impresa difficile per chiunque ma sono convinto che possa restare al vertice del tennis mondiale per tutto il tempo che vorrà giocare”.