Jannik Sinner, il coach Vagnozzi l’ha annunciato con sicurezza: le parole dell’allenatore sono davvero chiare
E’ pronto al debutto nel Masters 1000 di Miami Jannik Sinner, reduce dalla semifinale conquistata ad Indian Wells. L’obiettivo del tennista è ora salire in classifica guadagnando più punti possibili, naturalmente andando avanti nel torneo.
Simone Vagnozzi, il tecnico del tennista altoatesino, è stato intervistato da Ubitennis. “Nell’ultimo periodo c’è stata continuità e siamo contenti tra Australian Open, Rotterdam e Montpellier” ha spiegato il coach, riferendosi all’inizio di 2023 dell’azzurro.
“Ad Indian Wells abbiamo raggiuinto la semifinale e con Alcaraz, vincitore del Masters 1000, ci siamo giocati il match per qualche punto. Il percorso è quindi buono – ha aggiunto – e si deve spingere ancora perché vincere uno di questi tornei è l’obiettivo“.
Vagnozzi ha anche analizzato nello specifico la gara disputata contro Alcaraz. “Se Jannik avesse conquistato il primo set, forse il match sarebbe andato in modo diverso, perché poteva finire in un senso o nell’altro“.
“Forse qualcosa in più si poteva fare – ha aggiunto – della gara è stata parte importante il servizio, anche se non l’unica. E non credo che sia stato perso il primo set solo per quello. Come spesso accaduto contro Alcaraz, è girato tutto su pochi punti. Al momento peraltro è più avanti, anche se più giovane, ha vinto uno Slam e tre Masters 1000 ma possiamo giocarcela contro di lui“.
Alcaraz, il paragone con Federer, Djokovic e Nadal: il coach Vagnozzi ne è sicuro
Vagnozzi ha poi svelato come Sinner stia lavorando su alcuni difetti mostrati. “Sulla seconda sta abbastanza avanti, su questo abbiamo lavorato, è simile alla posizione che occupa Djokovic. Con Jannik abbiamo inserito nuovi elementi fisici, tattici e tecnici dando vita ad un nuovo percorso. Alcaraz fa questo da quando aveva 15 anni, a Sinner serve più tempo ma sono sicuro che sarà più forte tra circa 2-3 anni“.
Il coach ha mostrato di avere le idee chiare in tal senso. “Serve aspettare i tempi giusti, non si deve rischiare ed arriveranno risultati importanti. Ed i numeri ci stanno indicando come stia migliorando nel servizio con ace vincenti. E’ l’importante, che i numeri evidenzino una crescita“.
Sinner, la strategia del coach Vagnozzi: “Stiamo lavorando su quello”
Carlos Alcaraz è al centro dell’analisi di Vagnozzi. “Se si vede un match di Alcaraz quando aveva 15 anni, già faceva ciò che mette in mostra ora, dal serve and volley alla smorzata, fino alla venuta a rete. E’ un fenomeno, nessuno, nemmeno Federer, Nadal o Djokovic, che sono mostri sacri, giocavano così a 19 anni, non avevano la completezza che ha lui adesso” ha ammesso.
“Noi, però, non dobbiamo fare su di lui la corsa, perché peraltro migliorerà ancora, ma su Jannik stesso, provando a renderlo un tennista migliore. Ed è su quello che stiamo lavorando“, ha poi concluso il coach.