Stefanos Tsitsipas ha parlato di un tema molto dibattuto in questi primi mesi della nuova stagione. È davvero un problema.
È un inizio di stagione in chiaroscuro per Stefanos Tsitsipas, partito alla grande con la finale degli Australian Open e le eliminazioni premature a Rotterdam e a Indian Wells. In Olanda, il greco era stato sconfitto agli ottavi da Jannik Sinner, mentre in California è stata una vera e propria sorpresa, con la debacle arrivata nel match con l’australiano, oggi 83° della classifica Atp, Jordan Thompson.
Un rendimento altalenante finora per il numero tre del mondo, che non è riuscito ancora a trovare quella costanza di risultati necessaria per ambire al raggiungimento degli obiettivi prefissati. L’ateniese, del resto, qualche battuta d’arresto improvvisa l’ha sempre avuta, ma stavolta ci sarebbe un motivo ben preciso per cui nel primo appuntamento del Sunshine Double è stato sconfitto all’esordio.
“È stato un torneo in cui ho sofferto, non era facile stare in campo, ho sentito come se ‘ dovessi farcela’, ma in realtà non volevo giocare” ha rivelato in conferenza stampa a Miami Stefanos, che in quell’occasione soffriva di un infortunio che gli ha impedito di esprimersi al meglio delle sue possibilità, tanto da, come ha detto, non voler partecipare al torneo. Il problema, però, è che “ci sono alcune regole dell’Atp che ti obbligano a giocare questi grandi eventi. E io non sono un tipo a cui piace ritirarsi dopo un paio di partite” ha poi spiegato.
Il problema delle palline nuove
Un altro tema affrontato da Tsitsipas in conferenza stampa alla vigilia del Masters di Miami è quello delle nuove palline, che non avrebbero raccolto consensi tra i giocatori. “Penso che il problema più grande quest’anno sia stato il cambio delle palle – le sue parole –. È stato un argomento discusso tra noi giocatori“.
“Le palle dovrebbero rimanere coerenti nella maggior parte dei tornei e penso che sul cemento questo sia ancora più necessario – prosegue –. Quando è così ne beneficiano tutti e impedisce ai giocatori di infortunarsi“. Infortuni che hanno colpito diversi giocatori, compreso lui: “Ho ricevuto molti commenti negativi da parte di altri giocatori sulle palle di questa prima parte di stagione, tutti pensano che abbiano avuto un impatto significativo sulle spalle, sui polsi… il braccio in generale. Credo proprio che anche il mio infortunio derivi da questo“.
Stefanos Tsitsipas, le aspettative per Miami
Indian Wells è ormai passato e dunque c’è da guardare avanti all’imminente impegno di Miami, secondo Masters 1000 della stagione. Tsitsipas ci arriva in condizioni fisiche migliori e, perciò, la sua speranza è quella di restare in salute per poter giocare senza timori.
“Il mio obiettivo – afferma – è giocare senza dolore ed essere in grado di mostrare qualcosa di diverso da quello che ho fatto a Indian Wells“. E ancora: “Spero di poter scendere in campo qua in buone condizioni e divertirmi un po’ di più, senza pensare troppo al mio braccio“.
Tsitsipas, testa di serie numero due del torneo, esordirà in Florida venerdì contro il vincente del match tra Richard Gasquet e Cristopher O’Connell. Ai sedicesimi potrebbe trovarsi di fronte a Sebastian Baez, anche lui con un bye al primo turno, e poi, agli ottavi, potrebbe incontrare uno tra Khachanov e Lorenzo Musetti.