Roger Federer e Novak Djokovic, le sue parole spiazzano tutti: i due campioni sono finiti nel mirino
E’ stato uno dei tennisti più folli che il circus abbia mai visto: Marcelo Rios, peraltro, ha un record davvero curioso e quasi impressionante. Numero uno al mondo nel ranking per ben sei settimane, pur senza vincere mai un torneo del Grande Slam. In bacheca, invece, vanta ben 18 successi nei tornei ATP.
Una finale agli Australian Open nel 1998 il punto più alto in carriera, i quarti di finale centrati sia al Roland Garros – in due occasioni – che agli US Open. Il ritiro, poi, nel 2004, a 29 anni a causa di un infortunio alla schiena. Ed una vita privata decisamente movimentata; tre mogli e sei figli, a conferma di quanto sia estroso a tutto tondo.
Marcelo Rios, l’attacco a Federer e Djokovic: parole durissime
Marcelo Rios, fantasioso ed estroso anche in un’intervista ad ESPN, ai microfoni di “FShow” ha detto la sua anche sui tennisti del momento, tra i campioni appena ritirati e quelli ancora in attività. “Federer non è un Fognini oppure un Kyrgios, tennisti che guardi attendendo che possano fare casini – ha spiegato – non è un campione che vedi dicendo ‘che divertimento’. Anche Djokovic non diverte, lo è quando in campo qualcuno c’è lo show“.
Mai banale, Rios, nella sua intervista non le ha mandate a dire e nel suo mirino è finito pure il mondo del tennis nel suo insieme. “Punizioni e restrizioni vi sono sempre state per atteggiamenti non consoni, come può essere il lanciare una racchetta, non si può parlare male di nessuno nelle conferenze stampa” ha poi aggiunto.
“E’ noioso il tennis, come guardare il cricket, a Wimbledon ti devi vestire di bianco e sembri non so cosa. Poi c’è uno come Kyrgios rivoluzionario. E’ uno spettacolo e riempie gli stadi” ha proseguito nella sua analisi, ricordando i suoi comportamenti. “Era sbagliata la mia personalità, lanciando le racchette attiravo l’attenzione ma la gente si è divertita” ha sottolineato.
Rios, dove vive adesso: l’annuncio su Federer
Marcelo Rios al momento vive negli Stati Uniti, a Sarasota ed in Cile, nel suo paese natale, è tornato per un’esibizione con Alex Corretja. Ne era in programma anche una con Nick Kyrgios ma saltata per un problemi fisici.
Nell’intervista ha anche raccontato della sua esperienza da allenatore nel tour con il cinese Juncheng Shang. “E’ mancino, simile a me ma ha un’altra filosofia. Dopo le partite volevo allenarmi e loro no, ci fermavano se aveva dolore alla gamba. Gli dissi che in quel modo non sarebbe arrivato da nessuna parte” ha poi aggiunto.
Una collaborazione, con Shang, che non è finita bene quindi. E Rios ha detto la sua su un ipotetico ritorno come allenatore al tour. “Non allenerei nessun altro, però non direi no ad una chiamata di Federer. Mi occuperei anche dei suoi figli” ha concluso l’ex tennista oggi 47enne.