Un record assurdo, quello registrato l’anno scorso a Indian Wells: protagonista Maxime Cressy nel match con Cristopher Eubanks.
Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic hanno riscritto la storia del tennis con le loro vittorie e i loro record. I numeri registrati dai Big Three erano impensabili soltanto fino a qualche anno fa, ma, grazie ad un talento smisurato e ad una rivalità che li ha spinti ad andare oltre i limiti ad ogni occasione, sono riusciti ad ottenere innumerevoli successi.
Tra i più recenti si segnalano i 22 titoli Slam di Rafa e Nole, con quest’ultimo che, peraltro, ha stabilito il record assoluto per il maggior numero di settimane trascorse in cima al ranking superando il precedente di Steffi Graf.
Carriere impressionanti, le loro, che per lo spagnolo e il serbo possono ancora essere migliorate, mentre Federer ha detto basta lo scorso settembre a causa dei problemi al ginocchio che non gli hanno permesso di riprendere l’attività agonistica.
Ad ogni modo, oltre ai record dei Big Three e degli altri campioni del tennis, ne esistono altri sicuramente meno significativi ma che, comunque, suscitano la curiosità, e talvolta l’ilarità, degli appassionati. Uno, in particolare, riguarda quello dell’ace più lento della storia, stabilito nella scorsa edizione di Indian Wells.
Primo turno del Masters 1000 californiano, si sfidano Maxime Cressy e Cristopher Eubanks. Cressy, reduce dalla finale dell’Atp di Melbourne e dagli ottavi dell’Open d’Australia, è il favorito. Il francese naturalizzato statunitense si prende il primo set, poi, nel secondo, accade qualcosa di neanche lontanamente immaginabile: forte di una buona prima e tra i pochi del circuito che ancora usa frequentemente il serve and volley, va al servizio.
Il tennista si concentra, alza la palla e la colpisce, ma evidentemente in modo poco efficace, perché la velocità è poca e la traiettoria stranissima. La pallina, infatti, va in alto, ma riesce comunque ad impattare sotto rete nella porzione di campo giusta. Eubanks intuisce e inizia a correre per cercare di prenderla. Solo che, anziché proseguire la sua corsa come normalmente siamo abituati, la pallina si sposta di lato e torna persino un pelo indietro. Una traiettoria assurda, bizzarra verrebbe da dire, causata da un impatto non ottimale sulla racchetta di Cressy e soprattutto per il forte vento di quella giornata, con la palla che ha registrato una velocità bassissima di appena 40 km/h.
Il punto non bastò per vincere il match (vinse Eubanks 5-7 7-6 6-4), ma, se non altro, Maxime può dire di aver stabilito un nuovo record: quello dell’ace più lento della storia.
Il record di Cressy è davvero particolare ma forse è destinato a durare ancora per parecchio tempo. Quello precedente, infatti, era stato stabilito da Andy Murray con una seconda di servizio nella semifinale degli US Open del 2012 con Tomas Berdych. Lo scozzese colpì la pallina decisamente meglio dell’americano, ma, ancora una volta, fu il vento a spostare la traiettoria in maniera decisiva nonostante fosse abbastanza centrale. La velocità registrata era di circa 128 km/h e per batterne il record sono serviti 10 anni, figuriamoci ora che bisognerà scendere sotto la soglia dei 40…
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