Comunicazione ufficiale che riguarda Novak Djokovic da parte degli organizzatori dell’attesissimo Miami Open in programma dalla prossima settimana
“Ci abbiamo provato in tutte le maniere, e non ci siamo riusciti. Siamo dispiaciuti ma non potevamo fare di più”. É la laconica dichiarazione di James Blake, direttore del torneo Miami Open in programma la prossima settimana subito dopo Indian Wells per il quale si sperava ancora di poter coinvolgere nel tabellone principale Novak Djokovic.
Il serbo, che per il momento è ancora il numero #1 del ranking mondiale nonostante l’assedio di Carlos Alcaraz, sarà dunque costretto a rinunciare un altro dei tornei di punta cui avrebbe voluto prendere parte. Soprattutto dopo il doppio forfait dello scorso anno legato al suo status di non vaccinato e alle norme americane per il contenimento della pandemia.
Novak Djokovic, niente Miami
Sebbene la situazione si sia notevolmente ridimensionata, la questione di Novak Djokovic resta ancora aperta. Il serbo non si era ancora spostato verso gli Stati Uniti in attesa di capire se avrebbe avuto il permesso di entrare nel paese nonostante non sia vaccinato contro il Covid 19… “ma l’esenzione che sia noi come organizzatori dell’evento che lui personalmente attraverso il suo staff abbiamo chiesto non è stata concessa. Si tratta di una decisione definitiva e inderogabile…” ha detto James Blake.
Trattativa fallita
Per la verità giovedì sembrava che le cose si fossero sbloccate e Djokovic era pronto a partire per la Florida. L’ultima telefonata tra Blake e uno dei commissari nazionali per la sanità ha definitivamente sfumato qualsiasi possibilità: “Siamo dispiaciuti – ha proseguito Blake – siamo uno dei tornei più importanti al mondo e il nostro scopo è sempre quello di portare sul campo tutti i migliori giocatori per garantire il miglior spettacolo possibile. Abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere. Abbiamo anche provato a parlare con il governo nazionale e con quello federale. Ma è stato inutile…”
US Open non a rischio
A perorare la causa di Djokovic, che non aveva ricevuto il permesso di esibirsi nemmeno a Indian Wells ma sperava ancora di recuperare per lo meno il torneo di Miami, erano intervenuti anche il governatore della Florida Ron DeSantis e due senatori statunitensi che avevano chiesto personalmente all’amministrazione Biden di consentire a Djokovic di entrare negli Stati Uniti e competere nel torneo che ha vinto sei volte. Ma l’amministrazione federale è stata irremovibile.
Gli Stati Uniti attualmente vietano l’ingresso nel paese agli stranieri non vaccinati. Una scelta che sembrava dovesse essere revocata già da alcune settimane ma che in realtà è ancora in vigore. Il governo americano ha esteso le sue procedure di emergenza contro la pandemia fino all’11 maggio. In questo caso se non ci saranno ulteriori estensioni dei provvedimenti, Djokovic potrebbe essere regolarmente in campo a Flushing Meadow per lo US Open.