Si conclude ai quarti di finale il percorso al Challenger di Phoenix di Matteo Berrettini, eliminato in tre set da Alexander Shevhcenko.
Alla fine è arrivata la sconfitta per Matteo Berrettini, che dopo le vittorie su Bellucci e Vukic si è dovuto arrendere ad Alexander Shevchenko dopo due ore di gioco. Il romano è parso lontano dalla sua condizione fisica migliore e anche con il russo i suoi limiti sono venuti tutti a galla.
Non è il periodo migliore della carriera per l’azzurro che sta faticando tanto a trovare la vittoria. Già nei due turni precedenti, Matteo, che si era presentato in Arizona da testa di serie numero uno, non ha giocato benissimo, esprimendosi al di sotto del suo livello. Il dritto e la prima di servizio funzionano ancora, ma ciò che più manca è la fluidità di movimento che gli sono costati punti utili per i match.
Con Shevhcenko, poi, a mancare di più è stata la seconda di servizio, efficace soltanto nel 40% dei casi. Il doppio dei punti, invece, sono arrivati con la prima, una sentenza, ma non abbastanza per portarsi a casa la vittoria che sarebbe valso l’accesso alle semifinali del torneo statunitense. Dunque, finisce qui il suo cammino a Phoenix con il match che si è chiuso sul punteggio di 4-6 6-3 3-6.
Berrettini aveva deciso di partecipare al Challenger di Phoenix per ritrovare forma e fiducia grazie alla wild card concessagli dagli organizzatori del torneo già vinto nel 2019. Stavolta, però, non è andato come sperato e alla fine con Shevchenko è arrivata la sconfitta che gli toglie il sogno di tornare ad alzare un trofeo. Inoltre, deve anche rimandare l’appuntamento per il sorpasso su Musetti che lo avrebbe nuovamente riportato ad essere il numero due d’Italia.
Senza la vittoria, infatti, Matteo resta dietro e rimane in 23esima posizione dietro Kyrgios, mentre Lorenzo, con l’eliminazione al primo turno di Indian Wells e senza alcun match giocato in questa settimana che lo separa dal Masters di Miami, è fuori dalla top 20, al 21° posto.
Sabato non è stata la giornata che speravano i tifosi azzurri. Oltre alla sconfitta di Berrettini, infatti, è arrivata anche quella di Jannik Sinner, eliminato in semifinale da Carlos Alcaraz. L’altoatesino ha retto un set il livello dello spagnolo che, dal canto suo, si è espresso su livelli altissimi riuscendo a chiudere il primo parziale al tie break sul 7-4.
Nel secondo set, invece, il talento di Murcia parte forte e si porta subito sul 3 a 0. Partita sostanzialmente finita con Jannik che riesce soltanto a limitare i danni mantenendo i turni di servizio. Troppo poco per un avversario come Alcaraz, che conferma ancora una volta di essere tornato in salute e di essere pronto a riprendersi la prima posizione del ranking Atp dopo il sorpasso di Djokovic con la vittoria degli Australian Open.
Ad ogni modo, gli azzurri si ripresenteranno tutti al via del Masters 1000 di Miami, secondo appuntamento del Sunshine Double statunitense, da teste di serie.
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